Circolazione
Treno impatta con motociclo tra Bisceglie e Molfetta: disagi sulla circolazione, e ritardi di oltre un'ora
Cancellati treni da e per Foggia. Grossi ritardi anche verso Lecce da Bari Centrale
BARI - Treni in ritardo e disagi per gli utenti. La causa è legata ad un urto tra un treno e un motociclo fermo sulla sede ferroviaria tra Bisceglie Molfetta. E' stato subito richiesto l'intervento dei tecnici delle forze dell'ordine, per consentire la regolare ripresa della circolazione, che inevitabilmente ha subito una serie di ritardi.
Nella stazione di Bari c’è tanta gente alla banchina, in attesa di prendere il mezzo. Molte le corse cancellate in partenza per Barletta. Secondo quanto riferito a subire ritardi di oltre un'ora sono i treni da e per Foggia e per Lecce.
Aggiornamento in corso.
Frecciargento per Lecce fermo per 3 ore vicino Roma
Il treno alta velocità Frecciargento 8315 diretto da Roma a Lecce è rimasto fermo per tre ore a Salone, alla periferia della capitale, per un guasto e alcuni passeggeri che erano a bordo hanno accusato dei malori a causa dell’interruzione dell’aria condizionata. Il problema al convoglio, dovuto ad un guasto al locomotore, ha causato un rallentamento sulla linea ad alta velocità Roma-Napoli dove la circolazione, sostiene Trenitalia, è «fortemente rallentata» con ritardi «fino a 90 minuti». Sono una decina i treni che sono stati deviati sulla linea normale, via Cassino e via Formia.
Il convoglio ha avuto un problema tecnico, raccontano i passeggeri, una decina di minuti dopo la partenza e si è fermato. «Quando si è spenta l’aria condizionata abbiamo cominciato a stare male, non per il caldo ma perché non si respirava proprio» afferma una di loro sostenendo che un signore anziano e una ragazza si sono sentiti male. Con il peggiorare della situazione, prosegue la donna, il personale ha aperto le porte del treno e successivamente sono arrivate ambulanze, le forze di polizia e anche i vigili del fuoco, che hanno fatto scendere tutti i passeggeri. «Ci hanno aiutato a scendere e siamo rimasti sulla massicciata fin quando non è arrivato il treno sostitutivo».