L'iniziativa
Il rugby arriva nel carcere minorile di Bari col campione Diego Dominguez
Ventisette detenuti hanno imparato le basi di questo sport. Il direttore del Fornelli: «Così le polisportive esterne possono ricevere i ragazzi una volta fuori»
BARI - Il rugby arriva nel carcere minorile col campione Diego Dominguez. Durerà sette giorni il camp estivo per insegnare a 27 detenuti i fondamenti, ma anche i valori, del rugby.
Il progetto Meta insieme, è stato promosso da Intesa Sanpaolo e Fideuram Intesa Sanpaolo private banking. I ragazzi dell’istituto penale per i minorenni Fornelli di Bari, guidati dal campione Diego Dominguez, si sono cimentati con questo sport.
La prima sperimentazione del programma si è conclusa oggi con un evento, all’interno dell’istituto penitenziario, al quale hanno partecipato fra gli altri il direttore dell’Ipm Fornelli, Nicola Petruzzelli, la responsabile social development and university relations Intesa Sanpaolo, Elisa Zambito Marsala, il direttore regionale Puglia, Basilicata e Molise di Intesa Sanpaolo, Alberto Pedroli, e Dominguez. Presente fra il pubblico anche l'ex ct della Nazionale italiana di calcio Giampiero Ventura.
La mattinata si è conclusa con la testimonianza di due atleti paralimpici, Ilaria Galbusera (capitana della Nazionale italiana di pallavolo sorde) e Daniele Cassioli (plurimedagliato campione di sci nautico), per una riflessione sul rapporto tra fragilità e sport. Meta insieme è parte di un filone di intervento che Intesa Sanpaolo ha avviato nelle carceri italiane a partire dal 2018 con progetti come Golden links: i legami sono oro, che offre occasioni di inclusione e lavoro a persone in stato di detenzione e persone fragili, con opportunità di formazione in agricoltura sociale. «Lo sport veicola da sempre, anche grazie agli operatori di Uisp, il valore del rispetto delle regole e dell’autocontrollo in questo istituto - ha detto Petruzzelli -. Ma anche valori come disciplina, solidarietà e spirito di squadra». Zambito Marsala ha ricordato che «l'impegno sociale è una delle principali priorità di Intesa Sanpaolo. Crediamo nel reinserimento e nel riscatto per questo abbiamo cominciato un percorso scegliendo di affidarci a Rodriguez «.
«Lo sport è un elemento essenziale nel trattamento educativo, come dicono sia l’ordinamento penitenziario degli adulti sia quello per i minorenni, che abbiamo dal 2018. Lo sport ha quindi diritto di cittadinanza assoluto in carcere, perché veicola i valori della solidarietà, della sana competizione, della disciplina, e quindi riesce a portare i ragazzi sulla via del bene», ha detto il direttore dell’istituto penitenziario Nicola Petruzzelli, a margine della cerimonia.
«Lo sport al Fornelli è presente da sempre - ha aggiunto - e la Regione Puglia sponsorizza ormai da 15 anni un progetto nell’ambito di una legge sullo sport per tutti, voluta dallo scomparso assessore Minervini». «Questo - ha precisato - consente alla Uisp di realizzare ogni anno un ricco programma di iniziative culturali e sportive, che riescono a dare ai ragazzi il senso dell’impegno, rafforzando la loro volontà di reinserimento».
Petruzzelli ha raccontato che questa iniziativa «permette l’ingresso in carcere di polisportive esterne, che possono ricevere i ragazzi una volta fuori». «Il rugby - ha concluso - come il calcio o la pallacanestro, è uno strumento che serve a far crescere. Questa disciplina, in particolare, esalta lo spirito di squadra, il sacrificio, il ferreo rispetto delle regole e aiuta i ragazzi a crescere».