L'inchiesta

Alberghi nei trulli di Costa Ripagnola, il sindaco di Polignano resta contrario

Vito Carrieri fa chiarezza sulla richiesta di archiviazione avanzata dal Comune nell'udienza del 16 maggio scorso

POLIGNANO A MARE - Il sindaco di Polignano si dice ancora contrario agli «alberghi nei trulli» e cerca di fare chiarezza sulla richiesta di archiviazione avanzata dall'ente nell’udienza del 16 maggio, dell’indagine relativa al progetto della società Serim di recupero dei trulli da destinare a resort a Costa Ripagnola, a nord di Polignano.

«Il pm ha precisato che i fatti oggetto della richiesta di archiviazione sono solo ed esclusivamente quelli intervenuti sino al 2019 - spiega il sindaco Vito Carrieri - mentre su quanto accaduto successivamente (conferenza di servizi del dicembre 2021, Paur agosto 2022 e concreto avvio dei lavori) è stato aperto un nuovo procedimento, tuttora in corso».

L’amministrazione, con la memoria depositata in tribunale, ha sottolineato come avesse chiesto alla Regione «il riesame degli atti amministrativi, soprattutto in relazione alle conclusioni della conferenza di servizi del 2021. Vicende, quindi, tutte successive al 2019 - prosegue il comunicato - anche in ragione dell’intervenuta istituzione del Parco, della sentenza della Corte Costituzionale che ne ha cassato alcune disposizioni e della mancata acquisizione del parere dell’ufficio parchi regionale in ordine al progetto di costa Ripagnola».

Le questioni, per il Comune, sono quindi «ancora aperte» e «oggetto di valutazione anche nel tavolo di concertazione regionale» avviato ad aprile dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la gestione del dossier Costa Ripagnola. Punto fermo, per l’amministrazione, è la «rinuncia della Serim ad utilizzare gli antichi manufatti in pietra (pagghjiari) come cellule di uso ricettivo-alberghiero, fermo restando la creazione di attrezzature pubblico-private per la fruizione di questo unico tratto di costa».

Nell’inchiesta venivano ipotizzati i reati di abuso d’ufficio e rifiuto o omissioni di atti d’ufficio a carico di Luigi La Rocca, ex soprintendente ai beni archeologici della Puglia; Giuseppe Tedeschi, della soprintendenza archeologica della Puglia; e Marilena Ingrassia Fonte, dell’ufficio tecnico del Comune di Polignano. Il reato di abusivismo edilizio era invece contestato all’imprenditore Modesto Scagliusi, titolare della Serim.

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