il fenomeno

Bari, movida fracassona e vandali: Umbertino sotto assedio

Luca Natile

Cresce la protesta dei residenti: nel mirino vetture di diversabili mini car e scooter a noleggio

BARI - Auto «sfregiate»...per vedere l’effetto che fa e la movida fracassona nel cuore del quartiere Murattiano diventa anche violenta. Cattivissimi, barbari, sfogano rabbia e frustrazioni danneggiando automobili in sosta. Della sindrome da «malamovida» è gravemente ammalato l’Umbertino.

I primi sintomi si manifestano all’inizio della primavera, la fase acuta arriva con l’ estate, la condizione morbosa si attenua in autunno. Troppa «dolce vita» tutta insieme nel cuore della notte e i residenti vivono nell’assillo di quel fracasso che sale dalle strade fino alle loro finestre e toglie il sonno. In queste settimane però l’emergenza è quella dei vandali, bestie feroci. «Si potrebbe andare tutti insieme allo zoo comunale, per vedere come stanno le bestie feroci. E gridare aiuto, aiuto è scappato il leone». Le «bestie feroci» di Enzo Jannacci (canzone scritta a sei mani con Dario Fo e Fiorenzo Fiorentino) non sono rinchiuse nello zoo comunale. Sono libere, vanno a zonzo per le strade della città e si divertono a sfregiare le auto dei baresi, anche quelle con il contrassegno che permette alle persone con problemi di deambulazione e ai non vedenti di usufruire di facilitazioni nella circolazione e nella sosta dei veicoli al loro servizio. Queste autovetture sono dotate di contrassegno che mette al riparo i soggetti portatori di handicap e/o invalidi da improprie contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni. Ma non li mette al riparo dalla stupidità umana e dalle comitive di vandali che infestano la città.

SCORRERIA - L’ultima scorreria nell’Umbertino esattamente in via Imbriani, angolo via Abbrescia ai danni di un minivan modificato della Toyota modello Yaris. I barbari hanno mandato in frantumi il lunotto posteriore. «Gesto ancor più odioso in quanto commesso ai danni di vettura con esposto il contrassegno di diversamente abile» denunciano nella sua pagina Facebook il gruppo «Comitato Salvaguardia zona Umbertina».

RONDE - Tra ladri spaccavetrine, vandali e teppisti che sfregiano le auto in sosta l’allarme è arrivato alle stelle, le scorrerie così frequenti che i residenti stanno valutando di istituire delle ronde di vigilanza contro i vandali. Per atti vandalici si intendono le condotte provocate in modo volontario e che procurano il danneggiamento di un oggetto. Possono configurarsi diverse tipologie di reati legati al vandalismo, quale quello di danneggiamento (articolo 635 codice penale). Qualora si dovesse subire un atto vandalico, è possibile rivolgersi subito alla Polizia presentando una querela.

A NOLEGGIO - I teppisti hanno preso di mira anche le moto e le mini car a noleggio condiviso della flotta Pinkyrent. Negli ultimi due fine settimana sono stati rubati, vandalizzati, dati alle fiamme e abbandonati sulla pubblica via, come spoglie esibite dal nemico vinto cinque veicoli della micro-mobilità in sharing, quattro scooter (vandalizzati lo scorso weekend) e una minicar vandalizzata e abbandonata sabato scorso in via Nizza a San Pasquale. La vettura era parcheggiata in un’area non autorizzata ed è stata recuperata con i finestrini spaccati.

Lo stesso «B movie», lo stesso film di infima serie, visto con le bici ed i monopattini elettrici. Gli scooter sono stati invece recuperati sette giorni fa a Carbonara e in via Giulio Petroni, angolo via Sabotino. A darne notizia è stata la stessa società di microcar e scooter sharing Pikyrent. Gli autori delle scorreria hanno sfogato rabbia, frustrazioni e disagio profondo «sottraendo, vandalizzando e abbandonando tre scooter - si legge nella nota della società - in due diverse zone di Carbonara», più un quarto scooter ridotto alla sola carenatura.

La rivoluzione della mobilità urbana 2.0 dunque presenta dei rischi. Non tutte le strade della transizione ecologica sono sicure se in agguato ci sono i vandali. Il sindaco Decaro ha inviato nei giorni scorsi una nota al ministro Piantedosi per segnalare la necessità di potenziare i presidi di contrasto ad alcuni fenomeni di illegalità che stanno interessando il tessuto sociale ed economico della città e spaventando i baresi.

La percezione della insicurezza è legata anche ai segni di «incivility» come quelli relativi alla presenza di atti di vandalismo nelle città perché visti come specchio di comportamenti antisociali. Nei confronti dell’«incivility» sociale risultano fondamentali come segni di inciviltà sociale: degrado urbano, droga, sporcizia e atti di vandalismo. Il sentimento di insicurezza è un sintomo del clima generale di un quartiere dovuto più alla percezione dell’incivility che all’incidenza reale della criminalità diretta sui singoli.

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