Il caso
Bari, scritte contro il ministro Piantedosi sul muro del Policlinico
Romito: «Sinistra smetta di alimentare odio politico»
BARI - «Piantedosi se muori stappo due volte»: è la scritta apparsa poche ore fa su uno dei muri perimetrali del Policlinico di Bari in viale Orazio Flacco contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Non si conoscono gli autori dell'atto vandalico ma non sono mancate le reazioni della politica. A renderlo noto è stato il consigliere regionale della Lega Fabio Romito che in una nota sottolinea: «Siamo purtroppo costretti a registrare l’ennesimo gesto violento e inaccettabile da parte di ignoti che vogliono tentare in tutti i modi di screditare la città di Bari».
«La sinistra – aggiunge il consigliere – deve smetterla di lanciare il sasso e nascondere la mano. È difficile non collegare episodi inauditi come questo ai toni utilizzati da alcuni esponenti della minoranza in Parlamento e nei dibattiti televisivi, che alimentano un odio politico mai giustificabile, a maggior ragione se perpetrato nei confronti di chi rappresenta lo Stato».
Romito si concentra poi sul tema sicurezza in città: «Bari – spiega – è sempre più succube della criminalità, il tema della sicurezza è quanto mai attuale. Così come ci sono criminali che si sentono legittimati a scrivere parole violente contro un ministro della Repubblica, deturpando peraltro un bene comune, ne esistono altri che terrorizzano studenti e lavoratori e rappresentano un grave ostacolo per la vita sociale della città. In particolare, penso al fenomeno delle baby gang e delle aggressioni avvenute in pieno centro e nella zona della stazione negli ultimi giorni, che va estirpato prima che generi danni maggiori di quelli provocati finora».
«Auspico – conclude Romito – che i responsabili di questi crimini vengano rintracciati e denunciati al più presto. Urgono risposte dalle istituzioni per non mortificare ulteriormente il commercio e il turismo: lo merita Bari, lo esigono i baresi».