La storia

Il «papà dell’anno» è di Modugno, dopo Chernobyl ha aiutato 12mila bimbi bielorussi

Isabella Maselli

Francesco Bia sarà premiato a Roma il 19 marzo. Dal 1997 con la sua associazione GABB ha gestito l’arrivo a Bari dei piccoli

«È stata dura ma un’esperienza bellissima e indimenticabile. Se guardo indietro non cambierei niente di quello che ho fatto e voglio pensare che ripartiremo, dopo la guerra». Francesco Bia, 59 anni, di Modugno, è il presidente dell’associazione «Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia», fondata nel 1997 «con un gruppo di amici» racconta, quando all’indomani del disastro nucleare di Chernobyl l’Italia avviò progetti per accogliere i figli di quella tragedia ambientale, sanitaria e sociale. Da allora, con la sua associazione, ha organizzato e gestito l’accoglienza a Bari di circa 12mila minorenni, in gran parte orfani e 600 di loro sono stati adottati.

Una rete di 500 famiglie che in questi venticinque anni hanno aperto le porte delle proprie case e del proprio cuore a migliaia di bambini e bambine. Il 19 marzo, in occasione della marcia del «Daddy’s Pride» in piazza San Giovanni a Roma, Francesco Bia sarà premiato come «Papà dell’anno»...

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