la città che cambia
Bari, il lungomare di Santo Spirito cambia volto
Avviati i cantieri, ma residenti e commercianti sono scettici su viabilità e parcheggi
BARI - Le prime recinzioni sono comparse ai piedi della Torre. Tra cartelli, mezzi e operai. Che da queste parti resteranno in azione per un intero anno, procedendo lungo percorsi definiti e lavorazioni che non intaccheranno la quotidianità. Le auto ad esempio potranno continuare a circolare, le attività commerciali non perderanno gli spazi esterni per somministrare cibi e bevande e i marinai proseguiranno con la vendita del pescato di giornata. Il tutto a pochi passi dal cantiere.
Sono iniziati ieri mattina i lavori del nuovo lungomare di Santo Spirito, il waterfront pedonale da circa 3,8 milioni di euro (sui 5 disponibili di fondi Pon Città Metropolitane) che ridisegnerà il volto di corso Cristoforo Colombo. Un progetto, esteso per oltre 15mila e 500 metri quadri, che mira a riordinare gli spazi sul mare, oggi fortemente frammentati e disordinati. Sarà un lungomare a misura di pedoni, di ciclisti - lungo una pista ciclabile bi-direzionale in sede propria che prenderà il posto dell’attuale percorso light - e di una serie di attività all’aperto, tra nuovi arredi, incremento del verde e moderni impianti di illuminazione e irrigazione.
La prima parte del cantiere durerà cinque mesi, con la naturale sospensione delle lavorazioni ad agosto e la ripresa a settembre con gli interventi più massicci e intensivi. «Questo cronoprogramma ci permetterà di non ostacolare la stagione estiva di Santo Spirito e di poter lavorare senza creare particolari disagi a residenti e commercianti», assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso. «Insieme per Santo Spirito» Rassicurazioni fornite assieme al sindaco Antonio Decaro mercoledì sera in un incontro con la cittadinanza per illustrare il progetto e rispondere agli undici criticità formulate in un documento da «Insieme per Santo Spirito», il gruppo di comitati e associazioni di quartiere (presente anche Confcommercio Bari-Bat) che chiede tempi certi per la realizzazione dell’opera e garanzie su viabilità e parcheggi durante le lavorazioni. Per ora gli unici posti persi sono 25 stalli per la sosta nei pressi della Torre che il Comune conta di recuperare e di aumentare notevolmente con un park and ride temporaneo da realizzare a 300 metri di distanza dal lungomare, nei pressi del poliambulatorio Asl. «Stiamo perfezionando il comodato d’uso gratuito con il proprietario del suolo. Lo stesso suolo sul quale, tramite uno studio di fattibilità, abbiamo immaginato un parcheggio moderno attrezzato da 400 posti auto».
A maggio il cantiere procederà con la realizzazione di due vasche di raccolta delle acque piovane, una al centro della rotonda sul mare e l’altra a ridosso dei box dei pescatori e l’intervento durerà circa due mesi e mezzo. Il nuovo waterfront prenderà forma sul modello del progetto firmato da un raggruppamento temporaneo di professionisti. Un pool italo-spagnolo capeggiato dalla società MBM Arquitectes di Barcellona (fondata dagli architetti di fama internazionale Oriol Capdevila e Oriol Bohigas) e composto dai pugliesi Finepro Srl e dall’architetto Michele Sgobba. I lavori riguarderanno circa 500 metri, nel tratto che va dalla torre prospiciente il molo di Levante all’incrocio con via Udine comprendendo anche alcune traverse come via Settembrini, via Reggio, via De Maioribus e via Dandolo. L’area sarà caratterizzata da una settantina di aiuole con tamerici e palmizi, da 64 panchine in pietra, 50 rastrelliere, due mappe tattili e due chioschi, uno da adibire a punto ristoro e l’altro a servizi igienici. Spazio anche ai percorsi per i non vedenti e alle nuove pavimentazioni, tutte diversificate a seconda della destinazione d’uso degli spazi, tra pedonali, carrabili e ciclabili.