La mostra nel Barese

Le tigri, i leoni e i galli dell'arte pittorica di Antonio Ligabue nella mostra del Castello di Conversano

Antonio Galizia

E' uno degli eventi culturali di punta in Puglia nel 2023 e si terrà nel polo museale del Castello degli Acquaviva di Conversano. Dal 25 marzo all'8 ottobre

CONVERSANO - Il genio di Antonio Ligabue (Zurigo 1899-Gualtieri-Reggio Emilia 1965) aprirà la stagione dei grandi eventi culturali nella Città d’Arte con una mostra antologica in programma, dal 25 marzo all’8 ottobre 2023, nel Polo museale ospitato nel Castello degli Acquaviva a Conversano. L’evento, tra quelli di punta proposti in Puglia nel 2023, è stato presentato in conferenza stampa nella sala giunta del Comune da Iole Siena di Arthemisia (impresa culturale romana, nota a livello internazionale, curatrice di grandi mostre), presenti il sindaco Giuseppe Lovascio e l’assessora alla Cultura Caterina Sportelli.

Quello proposto è «un progetto antologico su una tra le figure più interessanti del ‘900». Una mostra che varrà la pena di essere vista, quella dedicata al celebre Ligabue che tutti conoscono di fama ma di cui pochi intendono a pieno le origini dell’estro creativo. Per 6 mesi, le tigri, i leoni, i galli, gli autoritratti e tutto lo spettacolare mondo di Ligabue riempiranno di magia le splendide sale del Castello, in quella che si prefigura essere una delle più belle mostre mai realizzate sull’artista. «Non si può parlare dell’arte di Ligabue – ha rimarcato Siena - senza conoscerne la vita, né si possono capire le sue opere se non si entra nel mondo di quel piccolo uomo sfortunato e folle, pieno di talento e poesia». È il 1948 quando comincia a esporre le sue opere in piccole mostre e ottenendo, sotto la guida di Mazzacurati, qualche riconoscimento.

Tra i più amati del ‘900, Antonio Ligabue è considerato il pittore naïf per antonomasia, l’artista visionario, autodidatta che è riuscito a entrare nell’animo del grande pubblico. La sua è una storia umana e artistica unica, tanto da essere stata ricostruita in film e sceneggiati televisivi, sin dagli anni ’70. Memorabile lo sceneggiato Rai di Salvatore Nocita del 1977 con Flavio Bucci, così come il recente film «Volevo nasconderm» del 2020 di Giorgio Diritti. Tutto questo verrà raccontato nella grande mostra di Conversano, organizzata dal Comune, prodotta da Arthemisia e patrocinata dalla Regione Puglia e da altre istituzioni nazionali. Attraverso oltre 60 opere, la mostra proporrà il racconto della vita e dell’opera di Ligabue, l’uomo che fece della sua arte il riscatto della sua stessa esistenza. Seguendo una ripartizione cronologica, sono narrate le diverse tappe dell’opera dell’artista a partire dal primo periodo (1927-1939), con temi legati alla vita agreste e le scene con animali. Il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione. Il terzo periodo (1952-1962) è la fase più prolifica. Tra i capolavori esposti vi sono Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Autoritratto con sciarpa rossa (1952- 1962) e Ritratto di Marino (1939- 1952), accanto a sculture in bronzo come Gufo con preda (1957-1958). In mostra anche una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni quali Civetta (1952-1962), Iena (1952-1962) e Autoritratto con berretto da fantino (1962) e una sezione sulla sua incredibile vicenda umana.

Privacy Policy Cookie Policy