la città che cambia

Belle arti a Bari, alla Rossani l’ex caserma fa spazio alla sede dell’Accademia

Francesco Petruzzelli

La riqualificazione dell'istituto vicino alla stazione centrale darà una risposta strutturale a studenti e docenti. L'intervento da 22,7 milioni finanziato con il Patto per Bari. 

BARI - Le prime recinzioni e i primi cartelli. La pulizia degli spazi – cumuli e cumuli di rifiuti e di erbacce da portare via – e un ingresso, quello storico di corso Benedetto Croce, pronto a riaprire i battenti per la movimentazione di uomini e mezzi. Dalla prossima settimana entra nel vivo il cantiere della futura Accademia delle Belle Arti, che troverà una casa decorosa e adeguata all’interno di tre palazzine dell’ex Caserma Rossani.

Fiore all’occhiello - Un intervento da 22,7 milioni di euro (finanziati con il Patto per Bari) per recuperare spazi in disuso. Senza cubature aggiuntive o ulteriori colate di cemento. Un cantiere, aggiudicato alla la rti De Marco Srl-Coopservice S.c.pa, con la prima già nota per aver realizzato la riqualificazione dell’intera via Sparano, ormai ai nastri di partenza. L’Accademia, che ha già incassato a fine 2022 dal Consiglio comunale il cambio di destinazione d’uso dei suoli, sarà un piccolo fiore all’occhiello a due passi dalla stazione centrale, dando così una risposta strutturale a studenti, docenti e amministrativi oggi confinati in sedi non idonee, tra tutte gli attuali spazi di un condominio in via Re Davide.

Progetto - Le maestranze dovranno modellare le ex palazzine militari seguendo il progetto vincitore firmato dal gruppo Isolarchitetti di Torino con Icis, MCM Ingegneria, Studio Carbonara, Artuso Architetti, Angela Martino e Geoatlas. Un pool di professionisti che ha anche immaginato un’agorà centrale, denominata «Piazza delle Arti» (al posto di quella che fu Piazza delle Armi). In sostanza un giardino che collegherà l’attuale parco con l’area a sud del quartiere diventando un’estensione all’aperto dell’accademia, utile per installazioni artistiche, spettacoli e manifestazioni pubbliche.

Aula magna e laboratori Ogni palazzina avrà la sua connotazione senza stravolgere esternamente lo stile architettonico essendo immobili vincolati. Il fabbricato «D» ospiterà la nuova aula magna (dedicata alla didattica teatrale e alle rappresentazioni, che potrà essere aperta anche agli utenti esterni) con un’ampia sala da 300 posti per il pubblico, il foyer e il palco con camerini, oltre ad aule didattiche, laboratorio di scenotecnica, spazi distributivi e servizi igienici.

Il fabbricato «E» sarà attrezzato con vari laboratori (incisione, grafica, decorazione, anatomia, scultura), aule multimediali, depositi, spazi distributivi e uffici per i docenti. Infine il fabbricato H sarà dotato di uffici per i docenti e per la consulta, aule didattiche, sala professori, sala riunioni e spazi vari. Il tutto disposto su oltre 9mila metri quadri riqualificati, improntato al risparmio energetico e con modernissimi impianti di climatizzazione ed idrici.

Due lotti I lavori sono stati suddivisi in due lotti, con il primo stralcio pari a 18 milioni di euro e che riguarderà due dei tre edifici per una durata stimata in 22 mesi, quasi due anni. L’avvio delle operazioni propedeutiche all’inizio del cantiere è stato annunciato con un post Facebook dal sindaco Antonio Decaro, colui che da assessore nella prima giunta Emiliano vide con i suoi occhi nel marzo del 2009 il passaggio immobiliare della caserma Rossani dallo Stato al Comune di Bari nell’ambito della permuta sulla Chiesa Russa, passata al Patriarcato di Mosca. «Quando – ricorda, non a caso, Decaro - abbiamo immaginato questa nuova funzione all’interno di uno spazio completamente abbandonato ci sembrava un sogno. Qualcuno ha sorriso davanti ai render che abbiamo mostrato in questi anni. Noi invece crediamo che senza sogni niente può cambiare. E tra qualche giorno quel sogno muoverà i primi passi sulla strada della realtà».

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