Sanità

Cure su misura, il futuro passa da Bari: ricerca fondi dal Pnrr per 18 mln

Marisa Ingrosso

Dalla Commissione Ue 40 milioni di euro per creare una banca dati unica per l’Europa interaIl prof. Pesole coordina il “nodo” italiano: una speranza per tutti e per chi ha una malattia rara

Passa da Bari il futuro della Medicina di Precisione dell’Unione Europea e la speranza di una cura “su misura” per tutti, a maggior ragione per chi è affetto da una malattia rara. È stato appena varato il progetto Infrastruttura dei dati del genoma (Gdi), finanziato dalla Commissione Ue con 40 milioni di euro e coordinato da Elixir, l’Infrastruttura di ricerca europea per le scienze della vita e la bioinformatica che si basa su “nodi” nazionali. Nel nostro Paese il nodo di Elixir ha sede amministrativa nel capoluogo pugliese, presso l’Istituto di Biomembrane, Bioenergetica e Biotecnologie Molecolari (Ibiom) del Cnr, appena stato finanziato con 18 milioni di euro del Pnrr e coordinato da Graziano Pesole, professore di Biologia molecolare dell’Ateneo “Aldo Moro”.

Professore qual è il punto di arrivo del progetto?

«Ogni individuo ha un profilo genetico specifico e diverso da quello di tutti gli altri, tanto che il Ris Carabinieri scopre gli autori dei delitti proprio grazie al Dna di un individuo. Ebbene, partendo dallo specifico profilo genetico, è possibile somministrare terapie e farmaci che sono su misura per ciascuno».

Massimizzando gli effetti positivi e minimizzando quelli avversi?

«Esatto, perché ognuno è diverso»...

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