La storia
Dalla Puglia a Dubai per esportare la pizza «apulo-campana»
Ecco Vincenzo Palermo, cervello e braccia in fuga dalla Puglia ora campione mondiale di pizza napoletana, che dopo aver lavorato alla corte di Eataly in Russia, porta la sua pizza nel cuore degli Emirati Arabi
BARI - Pizza made in Puglia che da Mosca trasmigra nel cuore di Dubai. A portare in Oriente uno dei cibi più amati al mondo è Vincenzo Palermo, pugliese, prestato all'arte bianca e campione mondiale della pizza napoletana. Vi avevamo raccontato la sua storia nel 2019, ma da allora Vincenzo ne ha fatta di strada.
Dopo aver lasciato la sua Puglia alla volta della Russia, Vincenzo ha collezionato una serie di riconoscimenti: nel 2018 è diventato campione del mondo di pizza napoletana stg, successivamente nel 2019 è entrato nella prestigiosa classifica dei migliori 50 Top Pizza Europa.
Dopo tanti anni a capo di Eataly a Mosca, il pizzaiolo pugliese ha deciso di trasferirsi a Dubai per lavorare in un ristorante fine-dining con una pizzeria di altissimo livello nella capitale degli Emirati Arabi. È così che a breve Vincenzo potrà deliziare i clienti del Belcanto, ristorante progettato per promuovere l'eccellenza italiana non solo nel gusto ma anche dal punto di vista estetico. Il locale sarà aperto di fronte al Burj Khalifa, nel prestigioso teatro del Dubai Opera.
Un'opportunità per residenti e turisti di assaporare in terra straniera tutto il gusto di una vera pizza napoletana. «È un’esperienza elettrizzante - ci racconta Vincenzo - sono davvero felice che una struttura del calibro di Belcanto condivida la mia filosofia del Made in Italy. Utilizziamo prodotti di altissima qualità, importati freschi direttamente dall’Italia, riusciamo addirittura ad usare le nostre famose cime di rapa pugliesi, che arrivano freschissime direttamente dalla mia amata regione. Cercherò di mettercela tutta e di fare del mio meglio per creare la pizza migliore e lasciare anche in questo posto meraviglioso e super-moderno la mia impronta di amante delle tradizioni, semplici e genuine così come lo è la mia amata Italia».