La festa
Bari, il corteo di San Nicola riparte dai valori della pace
La tradizionale tre giorni torna dopo due anni di stop forzato imposto dall’emergenza Covid
BARI - Il corteo storico di San Nicola riparte dai valori della pace, Bari punta sulle parole di Papa Francesco e sul culto ecumenico di San Nicola. Due novità: il coinvolgimento dei 5 municipi e del mondo accademico «In Basilica il Santo Padre - spiega l’assessore comunale alle Culture Ines Pierucci - pochi giorni prima dell’esplosione dell’emergenza sanitaria, il 23 febbraio 2020, definì Bari una "terra felice", strategicamente di fronte a tutti i Paesi del Mediterraneo, che da sempre il culto nicolaiano unisce ecumenicamente da Oriente a Occidente. Un mare che, come diceva Franco Cassano, media fra le terre e non divide. Dobbiamo ripartire da lì, dalle parole di Papa Francesco, augurandoci che presto torni la pace in Ucraina».
L’assessore dà il via all’organizzazione del Corteo storico di San Nicola auspicando che la rievocazione sia celebrazione dell’identità cittadina ma anche «un momento di raccoglimento spirituale, di preghiera, di unione sui valori della pace».
In attesa che il tema del Corteo 2022 venga indicato dalla direzione artistica e di scoprirne la dimensione spettacolare, l’evento avrà due punti forti. «La partecipazione dei cinque Municipi e la dimensione accademica. Da un lato eventi decentrati – spiega Pierucci sottolineando i due elementi di novità - per raccontare la traslazione anche nei quartieri più lontani dal centro dove si si tiene il corteo, in modo da coinvolgere tutta la città, e dall’altro la partecipazione di esperti e storici del mondo academico. L’Università di Bari ha nel Dipartimento dedicato agli studi classici cristiani un corso nicolaiano e la rievocazione storica ci consente di valorizzare anche gli studi che si svolgono nelle nostre università».
Ma innovativo sarà anche l’accordo quadro che fa da premessa al bando per l’affidamento dei servizi di ideazione, progettazione, realizzazione, organizzazione, allestimento e gestione della manifestazione. Appena pubblicato sul Mepa - Mercato elettronico della Pubblica amministrazione, sarà uno strumento giuridico flessibile. Prevede che il contratto da stipulare (in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa) per un importo complessivo di 132mila euro, abbia una forma elastica per adattarsi tempestivamente al contesto, sanitario o internazionale, in cui si svilupperà. Questo per consentire adattamenti alle performance artistiche da svolgere nelle giornate del 6 e 7 maggio, ma anche all’amministrazione comunale di intervenire sull’effettiva fattibilità.
Una mediazione tra la volontà di salvaguardare la manifestazione e il profondo rapporto di identificazione tra San Nicola e la città di Bari.
Se lo «spettacolo in movimento» è una formula collaudata e premiata dal pubblico, molta attenzione sarà garantita all’aspetto rievocativo. I temi e le performance, avranno l’obiettivo di riportare alla memoria lo sbarco dei marinai e i festeggiamenti, attraverso i luoghi della tradizione nicolaiana, in modo da ricreare l’atmosfera che caratterizzò il ritorno dei marinai da Myra e la consegna delle ossa del santo. In particolare, il 6 maggio si svolgerà la rievocazione dello sbarco sul molo e dei festeggiamenti tra i vicoli e le corti di Bari vecchia. Saranno coinvolti i commercianti delle vie toccate dal Corteo, ci saranno scenografie e postazioni in stile medievale, con figuranti, cantastorie, saltimbanchi, banditori. Il 7 maggio si terranno la processione e il Corteo storico. Si inizierà con l’imbarco della sacra icona nella baia San Giorgio. Quando sbarcherà al Molo di San Nicola, l’icona attraverserà i vicoli fino a piazza Federico II di Svevia, punto di partenza del corteo. A questo punto la rievocazione lascerà spazio alle performance artistiche più sorprendenti.