Il commento
Ucraina, parla l'arcivescovo di Bari: «La guerra è tra Russia e Occidente»
Mons. Satriano : «no alle armi ma ostruzione non violenta con sanzioni»
BARI - «Bisogna fermare la guerra, evitare che la gente muoia, bisogna evitare di dare armi perché questa guerra continui. Se la comunità internazionale esiste, e questo è un grosso punto interrogativo perché io temo che più che la comunità internazionale esistano gli interessi di parte, si faccia una azione di ostruzione non violenta, che costringa un Paese, attraverso le sanzioni, a rivedere le proprie posizioni». Lo ha detto monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, a margine della Giornata di incontro dei giovani con i 19 vescovi delle diocesi pugliesi nella Basilica di San Nicola di Bari. «Il problema grosso - ha detto - è che questa guerra non è stata fermata prima, non si è fatto nulla per ascoltare e disinnescare le ragioni della guerra, ognuno fermo nelle proprie posizioni. La guerra non è tra la Russia e l'Ucraina ma tra la Russia e l’occidente: l’Ucraina è il campo di battaglia, ecco perché fa fatica a fermarsi».
Rispondendo alla domanda sui rapporti con la chiesa ortodossa, monsignor Satriano ha detto che «il dialogo è sempre un punto di partenza e se ho voluto anche il rettore della chiesa russa Bachin qui» per la preghiera per la pace nella cripta di San Nicola lo scorso 26 febbraio «è perché al di là delle pretese che tanti mettono in avanti, cioè sconfessare il presidente russo Putin, prendere posizione e schierarsi, il fatto stesso che si piegano le ginocchia e ci si mette a pregare è già denuncia di una guerra». «Ci ritroveremo il 24 marzo nella cripta della Cattedrale dove c'è la madonna Odegitria - ha aggiunto il vescovo - che è una madonna veneratissima nel mondo orientale e ortodosso per pregare anche una volta per la pace in Ucraina e nel mondo».