L'episodio

Altamura, due assistenti sociali aggrediti per strada da una coppia

Onofrio Bruno

Sarebbero stati seguiti e fermati mentre erano in servizio, messi spalle al muro e picchiati

Aggrediti durante il servizio. Due assistenti sociali del Comune, tra cui la responsabile, hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale della Murgia dopo essere stati spintonati e minacciati per strada da due persone (un uomo e una donna) proprio dopo aver effettuato un accesso presso un’abitazione. Unanime la solidarietà nei loro confronti.
La storia si è svolta in un contesto molto delicato. In questa vicenda c’è un minore di mezzo. Inoltre per i Servizi sociali si opera di frequente in un clima difficile e ostile.
L’episodio fa rumore. A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato uno dei due assistenti sociali, Francesco Dimaggio, che era in servizio per il pronto intervento sociale. Con lui Milena Matera, responsabile del Servizio sociale professionale dello stesso ente. Si sono presentati presso un’abitazione. Una volta usciti, sono stati seguiti dalle due persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Per ragioni di riservatezza, non sono trapelati altri dettagli sulla questione esaminata.
Quello che è avvenuto in seguito lo ha raccontato Dimaggio, parlando di «una vera e propria esecuzione premeditata» perché «aggrediti alle spalle, immobilizzati spalle al muro, ingiuriati e minacciati di morte unitamente alle nostre famiglie».
Un «pomeriggio terrificante, abbiamo temuto il peggio per noi e per le nostre famiglie», continua Dimaggio.
Nonostante la paura, i malcapitati sono riusciti a mettersi al sicuro e a andare al pronto soccorso.
All’ospedale si sono presentate anche le due persone accusate dell’aggressione.
Sono in corso accertamenti dei Carabinieri.

«Vicinanza e solidarietà» sono state espresse dalla sindaca Rosa Melodia e dall’intera amministrazione comunale. «Gli assistenti sociali svolgono un lavoro complesso e difficile con l’obiettivo primario di tutelare i minori - dice la sindaca - e sono molto dispiaciuta e colpita, alla violenza non si deve arrivare mai. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché si vada fino in fondo. L’amministrazione comunale è sempre pronta ad aiutare tutti coloro che sono in difficoltà ma non può in alcun modo tollerare quanto accaduto ai nostri assistenti sociali che stavano svolgendo le loro funzioni di pubblici ufficiali».
L’Ordine professionale regionale è intervenuto per «attestare l’ineccepibile comportamento istituzionale dei colleghi, assicura loro ogni sostegno e possibile collaborazione finalizzata all’accertamento delle cause e alla tutela della loro integra professionalità. Purtroppo si devono ancora registrare situazioni di rischio e pericolo per la nostra incolumità, nonostante le molteplici iniziative poste in essere dal nostro Consiglio. Segno evidente - si legge ancora nella nota dell’organismo - che mai si deve abbassare la guardia rispetto a questo problema».
«Gli assistenti sociali - dichiara inoltre il segretario regionale della Uil Fpl, Antonello Barnabà - sono ogni giorno in prima linea al servizio dei cittadini, esposti spesso alla rabbia e alla violenza, nonché ai rischi pandemici degli ultimi 14 mesi, senza mai far mancare senso del dovere e abnegazione al lavoro».

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