verso l'estate

Bari, tutti pazzi per la vacanza in masseria

Rita Schena

Una tendenza sempre più rafforzata e richiesta dal mercato

Bari - Sarà stata la chiusura forzata imposta dal Covid, o la voglia in generale di riprendere un contatto più ravvicinato con la natura, ma per l’estate 2021 la tendenza è country, con la campagna che batte la montagna.

 Agriturismi, vacanze in relax in masseria a prendersi cura di orti ed animali, le tendenze registrano una gran voglia di tornare alle origini, tanto più che l’ancora non del tutto sconfitta pandemia invita gli italiano molto più a restare in Italia che viaggiare all’estero. Ecco allora che quasi il 17% degli italiani si è mostrato interessato a soggiornare in strutture rurali, con la Puglia a farla da padrona, grazie anche alle tante specialità enogastronomiche che la provincia di Bari offre.

Dal Pane di Altamura al canestrato pugliese, passando per la mozzarella di Gioia del Colle dop in via di definizione comunitaria, l’olio e i vini Igp o la lenticchia di Altamura, i motivi per fermarsi in un agriturismo locale non mancano. Una scelta che apre le sue braccia a turisti raccontando un territorio e la sua storia anche attraverso i prodotti della buona tavola.

«Il turismo enogastronomico è il vero traino dell'economia turistica pugliese – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia –, l’elemento su cui puntare per riprendersi dal crollo registrato dal Covid. E tra le posizioni da recuperare anche il turismo straniero, che in Puglia nel 2020 e rispetto all’anno precedente, ha toccato il minimo da almeno venti anni».
In tutto in Puglia sono circa 900 gli agriturismi e di questi circa un terzo in Terra di Bari, una ricchezza enorme e che danno grandi garanzie contro la pandemia visto che sono spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, con ampi spazi nel verde dove le distanze non si misurano in metri ma in ettari, luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

E al ritrovato turismo country si unisce anche la ripartenza per matrimoni e cerimonie, con l’agriwedding che ritrova tutto il suo smalto. E se sarà difficile ancora quest’anno pensare di arrivare alle 4.626 cerimonie nuziali celebrate tra Bari e provincia nel 2019, si punta comunque a rifarsi di un anno, il 2020 durissimo, con un crack di almeno 50 milioni di euro per l’agriwedding.

Un settore composto non solo dai rinfreschi ma anche fiori alla tavola, dalle bomboniere alle cooking class. Il 2020 è stato un anno con il segmento dei matrimoni green praticamente azzerato per effetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

E a dare una mano sarà sicuramente il «green pass» in dirittura di arrivo. Per la Puglia si tratta di una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai paesi esteri sono crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione.
«Lo scorso anno – sottolinea la Coldiretti Puglia - per effetto dell’emergenza Covid le persone partite per una vacanza sono state 18,5 milioni (-18,6% rispetto al 2019) con ben 62,3 milioni in meno di notti trascorse in vacanza a causa del forte decremento delle vacanze lunghe. Quest’anno si punta a poter risalire la china grazie ad un territorio e tradizioni enogastronomiche uniche che si possono offrire».

«In questo scenario l'agriturismo e lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole - afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - è importante che rientrino nelle strategie turistiche regionali di programmazione e rilancio, che oggi stentano a partire, ma tante potenzialità hanno».

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