L'Emergenza

Bari, il racconto: «Sono arrivato dalla Spagna e in aeroporto nessun controllo»

Rita Schena

La denuncia di un dirigente aziendale spagnolo di origini italiane

Bari - «È uno scandalo, veramente uno scandalo. Sono arrivato a Bari dalla Spagna due giorni fa ed ho potuto verificare che all'aeroporto non c'è alcun controllo per chi come me arriva da città spagnole. Una volta sceso dall'aereo nessuno mi ha chiesto la mia autocertificazione, nessuno mi ha spiegato cosa fare, che dovevo autodenunciarmi sul sito della Regione Puglia. Io lo sapevo già prima di partire e diligentemente mi sono autodenunciato e messo in quarantena, ma chi non lo sa? In aereo con me viaggiavano almeno una quarantina di altri passeggeri, sono più che convinto che più di una metà non sapeva nulla e ora se ne vanno girando allegramente per la Puglia, come tanti potenziali untori».

È proprio arrabbiato Francesco Di G., dirigente aziendale spagnolo di origini italiane, racconta la sua esperienza come un fiume in piena. «Stiamo vivendo una grave emergenza e non si può agire con tanta leggerezza. Sull'aereo la compagnia aerea non ha dato alcuna informazione in merito, si è limitata a prendere solo le precauzioni necessarie e utili a se stessa. Pensavo di poter avere delle risposte una volta sceso in aeroporto, ma nessuno mi si è avvicinato. La prima persona che ho incrociato è stata una addetta che mi ha misurato la febbre, ho chiesto a lei perché volevo capire un problema legato al mio indirizzo barese, ma mi ha risposto che non sapeva nulla e di rivolgermi ai vigili urbani. L'ho fatto. Ho spiegato che arrivavo da Barcellona, che avevo l'autocertificazione e che avevo bisogno di sapere bene come mi dovevo muovere, per capire come mi avrebbero contattato per il tampone, i tempi... cose così, e l'unica cosa che la Polizia municipale ha saputo rispondermi è di collegarmi con il sito della Regione. Informazioni dirette zero».

Il signor Francesco è comunque stato ligio al suo dovere, si è collegato con l'apposita piattaforma ed ha già ottenuto l'appuntamento per fare il tampone.

«Ma continuo a sentirmi preso in giro. Io ho rispettato la legge, sia perché sento di doverlo fare, sia perché banalmente la conoscevo, ma tutti gli altri? Sinceramente trovo questo comportamento scandaloso. Avrei potuto fare il menefreghista. Ho fatto il tampone solo pochi giorni fa in Spagna, proprio in previsione di questa mia partenza per l’Italia, sono risultato negativo. Potevo far finta di niente e vivere la mia vita, senza preoccuparmi di restrizioni o altro».

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