Il caso

Noicattaro, ultimate, pagate ma inabitabili: il sogno della casa diventa incubo

Vito Mirizzi

L’angoscia di 22 famiglie costrette a vivere tra gravi disagi. Il sindaco Innamorato«La responsabilità è del Consorzio ma cerchiamo soluzioni»

NOICATTARO - Case ultimate, ma inabitabili per il mancato completamento dei servizi. «Una situazione ai limiti dell’assurdo - evidenzia uno dei soci - ovvero una condizione di angoscia e disagio in cui vivono ben ventidue famiglie, assegnatarie di abitazioni, completate e pagate interamente da circa due anni, ma non abitabili in quanto non vengono completate le opere di urbanizzazione, sempre pagate da noi soci. Questo significa vivere in condizioni di forte disagio, come il caso di alcune famiglie con figli piccoli costrette a vivere arrangiati in cantinole, box, da familiari, o addirittura pagando case in affitto. Costi ai quali si aggiunge il pagamento di interessi in conto capitale, ogni tre mesi, a un tasso elevato».

La situazione riguarda il cosiddetto «Comparto 4», uno dei lotti edificatori il cui Consorzio ha avuto la concessione dal Comune, con cui ha stipulato un’apposita convenzione. Insomma, le case sono belle e pronte, ma acqua, luce, gas, fogna, strade e illuminazione pubblica son ben lungi dall’essere completate.

La vicenda sembra, tuttavia, coinvolgere l’aspetto interno privatistico, piuttosto che quello pubblico. «Il Consorzio - spiega il sindaco Raimondo Innamorato - ha stipulato una convenzione con il Comune con cui si è obbligato a realizzare le urbanizzazioni primarie e secondarie da asseverare, successivamente, all’ente. Peraltro, l’Aqp ha negato l’allacciamento al collettore di zona in quanto saturo, anche se su questo versante stiamo cercando di sbloccare un’opera strategica che ne realizzi uno nuovo a servizio proprio delle nuove costruzioni. Ma la problematica del caso di specie è all’interno del Consorzio, nel senso che se non completano le opere nessun servizio potrà essere attivato né è possibile rendere abitabile quelle costruzioni». A quanto pare, insomma, i soci avrebbero accelerato, comprensibilmente, sui lavori privati per vedere realizzata la propria abitazione, ma non tutti avrebbero contribuito, secondo le rispettive quote millesimali, al versamento di quanto dovuto per le opere di urbanizzazione.

«Ci stiamo adoperando presso gli enti terzi, affinché vengano incontro alle esigenze dei cittadini - spiega il sindaco -. Ma se mancano le opere base non è possibile dar corso a ulteriori seguiti. Abbiamo ricalcolato il valore degli oneri di urbanizzazione da realizzare attualizzandoli e pretendendo nuove polizze. Qualora nei tempi assegnati il Consorzio non dovesse completare le opere, l’ente si sostituirà in danno. Spero, che il Consorzio porti a compimento quanto dovuto. Vigileremo».

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