LA SAGRA
Acquaviva celebra la cipolla rossa: tappa obbligata per turisti e buongustai
Sino a domani si celebra la «Festa della cipolla rossa». Si possono gustare i fumanti calzoni, con la ricotta forte e con il celebre tubero, cotti ancora in alcuni forni alimentati con carboni di fascine di ulivo
ACQUAVIVA - Tappa obbligata per turisti e buongustai, da ieri a domenica ad Acquaviva si tiene la «Festa della cipolla rossa». Nelle tre serate si possono gustare i fumanti calzoni, con la ricotta forte e con il celebre tubero, cotti ancora in alcuni forni alimentati con carboni di fascine di ulivo. Proprio l’olio d’oliva conferisce leggerezza e fragranza all’impasto e al ripieno.
Ieri il via con il concerto dell’Orchestra della Città metropolitana di Bari, diretta dal maestro Valter Sivilotti, in piazza dei Martiri del 1799, dinanzi al centro storico e nelle vicinanze della Cattedrale. In contemporanea al concerto, sulla facciata del Palazzo del Principe sono state proiettate alcune poesie che il Comune, con il coordinamento di Anita Piscazzi, sta raccogliendo per un’antologia che sarà pubblicata con la collaborazione di «Slow Food». Numerosi gli autori che hanno già partecipato al progetto, da Davide Rondoni ad Alessandro Fo, da Lino Angiulli al francesista Giovanni Dotoli, da Vittorino Curci a Gabriele Borgna. Trenta componimenti inediti si aggiungeranno alle note opere di Neruda, Szymborska, Hernandez e altri poeti internazionali.
Alcuni brani nel fine settimana saranno letti da attori nei ristoranti e, accostati a immagini d’arte su cassette della frutta, nei locali e in particolare nei fruttivendoli di Acquaviva.
Inoltre, da ieri a martedì 22 luglio, nella sala «D’Ambrosio Angellilo», ci sarà una mostra d’arte di artisti albanesi, a cura del mosaicista Nebi Agim, uno degli autori dell’enorme mosaico che a Tirana ricopre la facciata del Museo nazionale, e di altre opere che ornano palazzi pubblici in Italia, Albania, Grecia ed ex Jugoslavia.
Sarà visitabile, anche, la mostra di abiti d’epoca «Sognare e perdersi negli abiti d’un tempo», in via Corso, nei vicoletti della Civita, dove palazzi d’epoca sono decorati da stemmi, logge e terrazze, impreziositi di piante e fiori.
L’associazione turistica Pro Loco «Curtomartino» organizza” visite guidate nei campi e degustazioni di vino. Per una manifestazione che nell’edizione 2020 si intitola «Cipollesia» e accorda diverse arti in omaggio al raccolto che quest’anno, benedetto dall’arcivescovo, monsignor Giovanni Ricchiuti, si è rivelato «abbondante e di altissima qualità», per dirla con gli esperti.