La sentenza
Santeramo, anziana uccisa e derubata, ribaltone in appello: condannata a 21 anni la badante
I giudici hanno condannato le due imputate anche al risarcimento nei loro confronti, da quantificarsi in separato giudizio civile
BARI - La Corte di assise di appello di Bari, ribaltando la sentenza di assoluzione del primo grado, ha condannato alla pena di 21 anni di reclusione la 55enne Anna Maria Natale, imputata per l’omicidio volontario dell’anziana signora che accudiva a Santeramo in Colle, l’80enne Santa Ladisi, uccisa nel suo appartamento il 21 gennaio 2010. I giudici hanno condannato alla pena di 2 anni di reclusione (pena sospesa) per ricettazione l’altra imputata nel processo, la 53enne Giovanna Ranella (anche lei assolta nel processo di primo grado), badante di una vicina di casa della vittima.
Nel processo si sono costituiti parti civili i familiari della vittima. I giudici hanno condannato le due imputate anche al risarcimento nei loro confronti, da quantificarsi in separato giudizio civile. Secondo l’accusa Natale avrebbe ucciso l'anziana sbattendole la testa sul tavolo, strangolandola e poi chiudendole la testa in una busta di cellophane sigillata all’altezza del collo con del nastro adesivo. Stando alle indagini dei Carabinieri l’imputata avrebbe poi rubato quattro anelli e un bracciale in oro indossati dalla vittima e li avrebbe consegnati all’altra badante perché li nascondesse.