Il saluto

Università di Bari, l'addio di Uricchio: «Lascio un Ateneo cresciuto»

Redazione online

Il rettore uscente dell’Università di Bari, ha salutato oggi la comunità accademica in un incontro nell’aula magna Aldo Cossu, prima di intraprendere la nuova sfida di un incarico all’Anvur

BARI -  «Per me c'è la soddisfazione di aver contribuito in questi anni alla crescita del nostro Ateneo, ma soprattutto la gratificazione che mi è stata resa dagli studenti e dai colleghi, con i quali abbiamo condiviso un forte sentimento di appartenenza e di orgoglio». Antonio Felice Uricchio, rettore uscente dell’Università di Bari, ha salutato oggi la comunità accademica in un incontro nell’aula magna Aldo Cossu, prima di intraprendere la nuova sfida di un incarico all’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione delle Università e della ricerca.

«Essere riusciti a risanare i conti e a rendere virtuoso l'Ateneo di Bari dal punto di vista finanziario, credo sia stato un risultato straordinario, - ha detto Uricchio - come anche la 'B' pienamente soddisfacente attribuita dall’Anvur, unico ateneo meridionale, è un riconoscimento particolarmente importante che ci inorgoglisce e dà il senso di un impegno che in questi anni si è reso tangibile e concreto. Mi auguro che questo percorso possa continuare e l’Università possa raggiungere risultati ancora più ambiziosi».

Nel giorno in cui Uricchio saluta l’Ateneo barese, si apre il terzo turno di votazioni per l’elezione del nuovo rettore, conteso tra Stefano Bronzini, docente di letteratura inglese del dipartimento Lelia, Angelo Vacca, ordinario di Medicina interna e direttore della Uoc Baccelli del Policlinico, e Roberto Bellotti, ordinario di Fisica applicata. I risultati si conosceranno domani e, nel caso in cui nessuno raggiunga la maggioranza assoluta delle preferenze, ci sarà il ballottaggio tra i due più votati nei giorni 4 e 5 luglio

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