L'episodio
Bari, pakistano palpeggia 13enne in spiaggia, rischiato linciaggio
L'uomo stando al racconto della vittima le ha messo le mani sotto al costume. È stato denunciato: i fatti nel lido Pane e Pomodoro
All’inizio, sulla spiaggia, brulicante come un formicaio, è sembrato stessero giocando. Poi quei ragazzi, età media sopra i 20 anni, hanno cominciato ad andare oltre la semplice molestia ai loro vicini di ombrellone, portando scompiglio nella parte più gremita del lido preferito dai baresi, «Pane e Pomodoro». Dalla goliardia, alla sopraffazione, poi alla violenza fisica e in un caso all’abuso sessuale il passo è stato breve e alcune famiglie hanno chiesto aiuto telefonando alla sala operativa della Questura, il 113. I «bulli» da spiaggia sono entrati in acqua tra gli schizzi e le urla degli altri bagnanti. La confusione era all’apice quando la pattuglia della Sezione Volanti, è arrivata sul posto. Un capannello di persone si era radunato, a due passi dal bar, intorno all’unico dei bulli che non era riuscito ad allontanarsi prima di venire circondato. L’assembramento, sempre più minaccioso, per un attimo ha dato l’impressione di inghiottire il giovane che di sicuro avrebbe avuto la peggio. Gli agenti si sono fatti largo a fatica, quasi sgomitando. Mentre cercavano di riportare la calma, sono stati avvicinati da un uomo che li ha messi al corrente di quello che era accaduto poco prima alla figlia.
«Dei ragazzi le si sono fatti intorno mentre stava facendo il bagno e le hanno messo le mani addosso, sotto il costume, lei ha reagito, ha alzato la voce, loro hanno continuato e poi quando qualcuno si è avvicinato, sono andati via». La ragazza, 13 anni, ancora turbata, ha confermato il racconto del padre e ha indicato in quel giovane di 23 anni, straniero, originario della Repubblica islamica del Pakistan, uno dei giovani che a suoi dire, avevano abusato di lei. Il ventitreenne, incensurato, in regola con il permesso di soggiorno, non ha saputo fornire informazioni sugli altri componenti del «branco» che con lui avevano portato scompiglio sulla spiaggia. Dopo le verifiche e gli accertamenti del caso, i poliziotti hanno deciso di formalizzare una denuncia per violenza sessuale.
La definizione legale di molestia su minore considera abuso ogni atto di una persona che con la forza, la coercizione o le minacce costringa un minore ad avere qualsiasi forma di contatto sessuale o di attività sessuale. L’abuso sessuale include rapporti sessuali e comportamenti che prevedono toccamenti sessuali del minore, molestie senza toccamento e utilizzo del minore a scopo sessuale. A volte può non esserci nessun contatto fisico e l’abuso può avvenire online, tramite chat o webcam.
Gli interventi delle Volanti, nell’ultima settimana si sono moltiplicati. Al quartiere Libertà, hanno arrestato un cittadino tunisino di 32 anni con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, entrato di nascosto in un garage condominiale, ne era uscito dopo qualche minuto, tirandosi dietro una bicicletta quasi nuova.
Sorpreso dal, proprietario si è armato con una spranga ed ha aggredito prima l’uomo che stava cercando di riprendersi la sua city bike e poi i poliziotti giunti sul posto tempestivamente dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte degli abitanti del palazzo. Sempre gli agenti della sezione Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccoroso pubblico della Questura sono riusciti a recuperare a tempo di record due moto rubate. Si tratta di una Kawasaki e di uno scooter Honda Sh nascosti nel seminterrato di proprietà comune all’interno di un condominio che si trova in via Delle Regioni. Perquisendo l’ampio locale si sono accorti della presenza di un involucro riposto in una nicchia di cemento armato. Hanno aperto il pacco e vi hanno trovato una pistola revolver Smith Wesson 357 magnum, completa di proiettili, rubata nell’ottobre del 2018 in una caserma di Potenza. Insieme all’arma vi era anche una scatola con ben 33 proiettili 387 special. Hanno poi rinvenuto, insieme a 5 radio ricetrasmittenti, tre targhe di moto, documenti di circolazione, due carnet di assegni e altri documenti di identità, tutto materiale provento di furto.