Entro qualche settimana, probabilmente dai primi giorni di gennaio, verrà riaperta la tratta Ruvo-Corato della linea Bari Nord. Una piccola buona notizia, considerando che la riattivazione era attesa già da aprile-maggio. La novità è emersa ieri a Bari, a margine della presentazione dei nuovi orari di Trenitalia: i lavori per l’installazione del sistema Scmt (il «pilota automatico» dei treni) sono terminati e collaudati, e si attende solo il rilascio del certificato Amis (l’autorizzazione) da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria.
La riattivazione della Ruvo-Corato renderà meno pesante il ricorso ai mezzi sostituitivi, ovvero ai bus. I tempi sono decisamente più lunghi per la Andria-Corato, la tratta della strage del 2016. I lavori di raddoppio sono cominciati, e servirà - se va bene - un anno e mezzo: significa riparlarne alla fine del 2020. Resta però sospeso il problema di Corato, che ha già comportato cinque mesi di ritardo: il Comune subordinava il rilascio dei permessi a costruire alla realizzazione di un cavalcavia non previsto. In questi giorni l’assessore regionale Gianni Giannini incontrerà il commissario prefettizio di Corato per tentare di trovare un accordo sull’unico passaggio a livello che al momento non verrà chiuso.
Nel frattempo, ieri in Tribunale a Trani si sono concluse le repliche degli imputati nell’udienza preliminare per la strage di luglio 2016. Il gup deciderà entro Natale sulle richieste di rinvio a giudizio.
Da lunedì è intanto prevista la riapertura della tratta ferroviaria Altamura - Matera Villa Longo (linea Fal), chiusa dal 5 novembre per la realizzazione delle opere propedeutiche al raddoppio della tratta Matera-Venusio. La prima fase dei lavori (21 km) dovrebbe concludersi entro il prossimo anno, ulteriori 9 km entro il 2022.