Le tasse

Bari, Imu: entro lunedì sera il pagamento del saldo

Ninni Perchiazzi

Scatta l’«ultima chiamata» per i proprietari di 259mila utenze

BARI - Entro lunedì sera la scadenza per l’ultimo appuntamento annuale col fisco locale: il saldo dell’Imu. Sono ben 259mila gli immobili tra appartamenti, ville, uffici, locali e capannoni distribuiti tra i differenti proprietari, soggetti al pagamento della seconda metà dell’imposta municipale sugli immobili che non siano l’abitazione principale (l’altro 50% dell’imposta dovrebbe essere stato versato a metà giugno scorso).

Tutto immutato In realtà, da un paio di anni non c’è nulla di nuovo in tema di aliquote, esenzioni e sconti. Come detto, da qualche anno, la cosiddetta prima casa non è più soggetta a tassazione, con l’imposta che invece continua a gravare su tutte le altre categorie di immobili, ovvero le seconde case e affini.
Così, soggette all’Imu sono seconde case, negozi, garage, magazzini, uffici pubblici e studi privati, opifici e botteghe, distribuiti tra le diverse categorie catastali, al pari degli immobili di lusso (categorie catastali «A1», «A8» e «A9») che fanno eccezione tra le cosiddette abitazioni principali.

Calcoli L'aliquota di base è pari a 10,6 per mille, alla quale si applicano riduzioni e sconti. Così cinema, teatri e luoghi di spettacolo continuano a usufruire dell’aliquota ridotta del 7,6 per mille al pari di chi occupa un appartamento, quale abitazione principale, di proprietà di un parente di primo grado (genitori e figli), in virtù di un contratto (regolarmente registrato) di comodato d’uso. Lo scorso anno, le agevolazioni hanno rappresentato un minor gettito di circa 4 milioni per le casse comunali.
casi Esiste poi un’ulteriore possibilità per i casi appena descritti di comodato d’uso gratuito: è consentito l’abbattimento della cosiddetta base imponibile (la rendita catastale) del 50%, ma solo se il comodante (chi concede la casa) possiede un unico immobile in Italia e abiti a Bari. In tal caso si applica l’aliquota base del 10,6 per mille. Invece, agli immobili locati a canone concordato (è il caso dell’affitto agli studenti) si applica l’aliquota del 3 per mille, per effetto dello sconto del 25% rispetto al 4 per mille. Aliquota al 4,6 per mille infine per le case assegnate ai soci di cooperative edilizie, ancora prive del certificato di agibilità.

Nel complesso sono 1.575 gli immobili affittati con locazione agevolata, a cui si sommano altre 1.450 case locate agli studenti, mentre sono venti tra teatri e cooperative ad usufruire degli sconti. Oltre 3.500 invece, gli alloggi affidati in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado.
procedura Al fine di poter usufruire delle suddette agevolazioni, i potenziali beneficiari hanno a disposizione ben 18 mesi, a partire dallo gennaio scorso (e quindi fino a tutto giugno 2019), per depositare l’apposita richiesta. L’istanza va presentata (per chi ancora non ha provveduto) presso l’ufficio Tributi di corso Vittorio Emanuele, per poi essere successivamente interpellati ai fini di conferme e verifiche. In ogni caso, per poter godere delle agevolazioni basterà dimostrare di aver presentato la richiesta. 

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