La protesta
Caos Sud Est: treni soppressi e bus in ritardo, i pendolari scrivono al prefetto
Continuano i disagi per i viaggiatori: macchinette troppo lente e l'app non funziona
BARI - Il delirio è quotidiano. E dagli inizi di settembre, dopo la pausa di agosto, i disagi dei viaggiatori delle Sudest si sono moltiplicati.
Disperati, ad esempio, i pendolari che ogni giorno si muovono tra Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Noci e Putignano. In una lettera inviata alla direzione delle Fse, all’assessorato regionale ai Trasporti e perfino al prefetto, i viaggiatori chiedono che la linea automobilistica 100 venga effettuata per l’intero anno, e non solo quindi per il periodo estivo. In subordine, sperano almeno di far anticipare il treno 159 delle ore 18.37 alle 18.30 e di estenderne il tragitto fino ad Alberobello e Martina Franca. A causa della limitazione della velocità dei convogli ferroviarsi, infatti, le Ferrovie del Sudest hanno soppresso i treni diretti da Bari centrale per Martina Franca e viceversa. «Pertanto - si legge nella lettera sottoscritta da numerosi pendolari - si chiede di poter istituire per l’intero arco dell’anno delle corse giornaliere attraverso il prolungamento delle linee 100, 102/22 e 102/25». Altrimenti, la richiesta alternativa è quella del treno numero 159.
Saranno accolte queste istanze? Interverrà addirittura il prefetto? Si vedrà. Nel frattempo altri viaggiatori protestano per i soliti orari non rispettati. Nel mirino, l’autobus che congiunge Bari con Adelfia: ben 20 minuti di ritardo. «E cosa importa dei passeggeri che vanno al lavoro e devono rispettare degli orari!» eruttano i cittadini sul forum social che raccoglie non solo sfoghi e proteste ma anche comunicazioni di servizio (in assenza di quelle ufficiali da parte dell’azienda, i viaggiatori si aiutano a vicenda).
C’è poi il problema, sempre più frequente, a giudicare dalla lettera di una viaggiatrice pubblicata sulla Gazzetta di ieri, dei pendolari «lasciati a terra». La segnalazione di Michela: «Ma la fermata del bus facoltativa in via Bari a Capurso è ancora “attiva” oppure no? Perché l'autista del bus per Rutigliano passato qualche minuto fa non mi ha nemmeno vista...».
Il bar della stazione di Noicattaro, invece, che è anche punto vendita, a scanso di equivoci consiglia agli abbonati di «presentarsi con il codice fiscale... così facendo velocizziamo l’azione e smaltiamo la fila. Meglio presentarsi i giorni prima sia per gli abbonamenti sia per i biglietti, questo permetterà una attesa minore per voi, meno tensioni per l’arrivo del treno e un buon lavoro senza errori per noi...». Un annuncio garbato che tuttavia rivela due cose. La prima: comprare un abbonamento o anche un semplice biglietto è una cosa talmente complicata che bisogna organizzarsi per tempo, meglio perfino qualche giorno prima. La seconda: comprare un abbonamento o anche un semplice biglietto è una cosa che può creare addirittura turbare l’ordine pubblico.