La novità

Bari, mercato in via Amendola entro fine anno

Flavio Campanella

Assegnati 13 box liberi, gli altri venditori arriveranno da via Nizza

Gli ultimi 13 posti per i commercianti sono stati assegnati (è di avantieri la graduatoria provvisoria pubblicata sul sito del Comune). Ora, per l'apertura del nuovo mercato di via Amendola, ci sarà da aspettare solo qualche mese. «Prima ci hanno detto a febbraio, poi a giugno, ora a novembre», protesta un operatore del mercato di via Nizza, le cui postazioni (15 sulle 29 complessive) confluiranno nella struttura già costruita di fianco all'autosilo utilizzato pure da chi frequenta gli uffici di Ferrovie del Sud Est, Aci e Pra.
Il motivo dell’inaugurazione in autunno («comunque entro l’anno») lo spiega Giuseppe Galasso, assessore comunale ai Lavori Pubblici. «Il mercato di via Amendola - afferma - fa parte di una lottizzazione che lo prevedeva insieme con altre opere private. Ci consegneranno la struttura, dopo il collaudo, tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre. I concessionari, intanto, ci sono. Si tratta di attendere i tempi previsti per l’assegnazione definitiva. Poi, bisogna dare loro il tempo di allestire».
Carla Palone, assessore allo Sviluppo economico, entra ancor più nel dettaglio. «Volendo - spiega - avremmo potuto anche spingere per anticipare, ma avevamo concordato anche con gli operatori di via Nizza di aspettare l'arrivo delle graduatorie. Sarebbe stato inopportuno cominciare con la metà dei box vuota. Sono davvero soddisfatta di come è andato il bando. Sono state tante le richieste di partecipazione, maggiori rispetto alla disponibilità. Resta da assegnare un solo posto, previsto specificamente per un coltivatore diretto. Aspettiamo domande».
Ricapitolando, in via Amendola si trasferiranno i 15 operatori del mercato settimanale su strada di via Nizza e i 13 (più uno ancora da assegnare) vincitori del bando che prevedeva, per i box liberi, le seguenti specifiche merceologiche: coltivatore diretto, carni, salumi, pane, pasticceria e dolciumi, pesci, crostacei e molluschi, parafarmacia, fiori e piante e commercio equo e solidale.
Tra i provenienti dal mercato di via Nizza, il primo a scegliere è stato Michele Cellamare, 42 anni, venditore di frutta proprio all’incrocio con via Trento. «Siamo pronti - dice -. Non vediamo l’ora di cominciare la nuova avventura. Sono sicuro, cambieremo la nostra vita. Non se ne poteva più di queste condizioni, soprattutto igieniche».
È una posizione comune. Un po’ tutti aspettano di spostarsi. Pensano sia un miglioramento, anche se qualcuno ha qualche dubbio. «Sono contento - dice Giuseppe Colella, 48 anni - perché andiamo via dalla strada. Certo, se dovesse andar male non lo sarei più. Non so, vedremo, di certo la maggior parte della clientela da qui non si sposterà. Speriamo di averne altra». «Io continuerò a vendere legumi e frutta secca. Ma è vero - ribadisce Giuseppe Messinese, 45 anni - aspetto di vedere come andrà. Come si dice: sai cosa lasci e non sai quel che trovi. È come ripartire da zero».
In effetti, in un quartiere con molti anziani, in tanti rinunceranno e si recheranno altrove. «Io vengo da largo Ciaia - spiega Apollonia Strippoli, 84 anni -. Per me è impossibile arrivare sino in via Amendola. Andrò al supermercato». Ma c’è chi, al contrario, vede un’opportunità. «Io abito in via Quarto - afferma Rosalba Perrone, 53 anni -. Per me sarà più comodo andare al nuovo mercato perché ci sono i parcheggi (50 posti auto interrati - n.d.r.)».
In quanto ai commercianti che restano nei locali, nessun problema: né per Vittorio Francesco Ariano, 48 anni, titolare di un caseificio («ci sarà meno movimento, ma io punto sulla qualità»), né per Ferdinando Milella, 73 anni, titolare di un negozio di detersivi («per noi non cambia niente, chi viene adesso verrà dopo») e nemmeno per Carlo Recchia, 56 anni: resterà in via Nizza e continuerà a vendere frutta e verdura. «Noi rimaniamo. Aumenterà il lavoro? È possibile...». Con meno concorrenza, è molto probabile...

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