Il dietrofront
Palagiustizia Bari: Bonafede revoca sede di Via Oberdan. Penalisti: meglio tardi che mai
L'annuncio del Ministero della Giustizia che aveva individuato la sede con una ricerca di mercato
BARI - Il Ministero della Giustizia ha revocato l’aggiudicazione della ricerca di mercato per l'individuazione di una sede per gli uffici giudiziari penali baresi in favore dell’immobile ex Inpdap in via Oberdan a Bari. Lo rende noto lo stesso Ministero. L’indagine era stata avviata il 25 maggio scorso dopo la dichiarazione di inagibilità per rischio crollo del Palagiustizia di via Nazariantz, sede di Tribunale penale e Procura, e successiva ordinanza di sgombero da parte del Comune con scadenza 31 agosto.
LA CAMERA PENALE: ERA ORA - «Meglio tardi che mai. Registriamo con piacere l’inversione di rotta del Ministero che, con la revoca della aggiudicazione dell’immobile di via Oberdan, ha finalmente recepito il giudizio di inadeguatezza di quell'immobile espresso dalla Camera penale sin da subito, per le evidenti problematiche allo stesso collegate». Lo dichiara il presidente della Camera Penale di Bari, Gaetano Sassanelli, commentando la decisione presa oggi dal Ministero della Giustizia di revocare l’aggiudicazione dell’indagine di mercato per l’individuazione di un immobile destinato agli uffici giudiziari penali baresi all’ex sede Inpdap, in via Oberdan.
«La dura lotta portata avanti da tutti gli operatori del diritto per scongiurare quella scelta - continua Sassanelli - ha fatto meritatamente conseguire i risultati auspicati. Ora però la battaglia si sposta sui tempi della scelta del nuovo immobile che deve essere quanto più rapida possibile, essendo ormai trascorso troppo tempo senza che sia ancora intervenuta la decisione definitiva».
SINDACO: SERVE PROCEDURA D'URGENZA - «Ancora una volta avevamo ragione, quando abbiamo chiesto la procedura di urgenza con dichiarazione dello stato di emergenza» per l’individuazione di una sede unica destinata ad accogliere gli uffici giudiziari penali baresi, "perché ritenevano che la procedura ordinaria non ci avrebbe consentito di trovare una soluzione in tempi rapidi». Lo dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, con riferimento alla decisione del Ministero della Giustizia di revocare l'aggiudicazione della indagine di mercato per il Palagiustizia all’immobile di via Oberdan.
«Addirittura a due settimane dalla scadenza per lo sgombero di via Nazariantz - continua il sindaco - non abbiamo l'edificio. Se l’Inail non ci chiederà la proroga, il 31 agosto si dovrà uscire da via Nazariantz e allora metteremo definitivamente in crisi e in ginocchio la giustizia penale a Bari». A sollecitare l’Inail, ente proprietario del palazzo dichiarato inagibile per rischio crollo, perché chieda al Comune una proroga dei tempi per lo sgombero è stato il procuratore, Giuseppe Volpe, sulla base di una nuova consulenza tecniche che evidenzia una riduzione del rischio di cedimento dell’immobile dopo l’alleggerimento dei carichi pesanti dai piani superiori.
«Guardando anche a quello che è successo a Genova, valuteremo con molta attenzione la perizia, - dice Decaro - e, in caso di richiesta di proroga, condivideremo la decisione con i datori di lavoro (presidente del Tribunale e procuratore, ndr) e con il ministro Bonafede». «L'unica cosa positiva della decisione del Ministero - conclude il sindaco di Bari - è che non è stato scelto un immobile che non piaceva sia agli avvocati che ai magistrati. Tutto il resto è un problema, perché a 15 giorni dallo sgombero siamo ancora senza un sede»