calcio show
Il consigliere comunale Di Paola si dimette prima della scelta
«Inopportuno creare sospetti o conflitti»
Ninni Perchiazzi
bari Un passo indietro per amore della maglia biancorossa ed un segnale di serietà. Ancora prima dell’assegnazione del titolo di serie D alla «Filmauro» di Aurelio De Laurentiis. L’ex candidato sindaco per il capoluogo e consigliere comunale Domenico Di Paola, annuncia l’addio agli scranni di Palazzo di Città in quanto componente del pool di imprenditori baresi che è stato in lizza per l’acquisizione del titolo sportivo della squadra di calcio cittadina.
È lo stesso ex manager di Aeroporti di Puglia a spiegare i motivi della scelta. «Ritengo che non sia opportunocreare malintesi, sospetti o conflitti tra le diverse attività verso le quali, al momento, si indirizza il mio impegno civile - afferma -. Pertanto, considerato che il gruppo di imprenditori baresi, di cui mi onoro di fare parte, si accinge a formalizzare la propria proposta per fronteggiare una crisi sportiva e cittadina senza precedenti, non ritengo corretto stare dalla parte di chi propone un progetto e, in qualche modo, anche dalla parte di chi lo riceve».
Ma non è tutto. «Allo stesso modo - sostiene ancora l’ingegnere - non desidero si possa supporre che la mia iniziativa persegua scopi quali visibilità o consenso elettorale, ben diversi dalla sana passione e dall’impegno civico che, invece, rappresentano l’unica finalità alla base della mia azione».
Di Paola ha quindi fatto una scelta di campo, che paragona all’impegno personale profuso qualche anno fa mirato al rilancio del teatro Petruzzelli. «Ci sono molte analogie tra questa operazione - sottolinea l’ormai ex consigliere comunale - e l’impegno per la Fondazione Petruzzelli attraverso la donazione di 800mila euro, risorse lasciate all’ente nonostante le mie dimissioni dal consiglio di amministrazione. Oggi come allora c’è la volontà di affrontare un'emergenza per Bari e contribuire alla rinascita di un simbolo della città».
Di Paola ha espresso gratitudine nei confronti «di tutti i cittadini e di chi mi ha permesso di rappresentare la comunità barese», ricevendo i ringraziamenti del presidente del Consiglio comunale, Michelangelo Cavone «per il lavoro svolto in questi quattro anni, sempre con grande passione e lealtà istituzionale», ma anche «per la correttezza che lo ha contraddistinto nel corso del suo mandato», confermata dalla scelta appena fatta «in modo da non ondizionare in alcun modo la procedura ad evidenza pubblica per l’acquisizione del titolo sportivo della squadra di calcio».
«Un comportamento adottato per non creare malintesi o eventuali conflitti d’interesse con il suo ruolo di rappresentante delle istituzioni, una scelta ancora più apprezzabile perché compiuta prima della selezione e, quindi, dell’esito della procedura», conclude Cavone.