Anm di Bari proclama stato di agitazione

Redazione on line

BARI - Uno stato di agitazione permanente dei magistrati del distretto di Bari «per la condizione di emergenza in cui versa questo territorio in questo momento drammatico» è proclamato a partire da oggi dall’Anm di Bari per la situazione dell’edilizia giudiziaria barese. I magistrati chiedono l’intervento del presidente della Repubblica, del Csm e della Giunta esecutiva dell’Anm «perché si restituisca alla magistratura di questo territorio la dignità che merita per aver sempre dato continuità all’azione giudiziaria con immensi sacrifici e perché si assicuri ai cittadini la tutela giudiziaria in ambienti sicuri e idonei».

In una nota a firma del presidente e del segretario dell’Anm di Bari, Lorenzo Gadaleta e Rossella Calia Di Pinto, si «denuncia pubblicamente l'intollerabile e radicale inconsistenza delle risposte della politica locale e nazionale, degli organi amministrativi e dell’apparato centrale ministeriale e la palese volontà di ignorare uno stato di evidente e estremo degrado materiale degli immobili destinati alle attività giudiziarie baresi».

L’Anm «segnala la sostanziale paralisi delle attività giudiziarie penali di primo grado a Bari e l’impossibilità oggettiva di garantire una risposta alle legittime istanze di giustizia dei cittadini», evidenziando «il rallentamento del contrasto ai fenomeni criminali di ogni genere in questa precaria e assurda condizione generale di lavoro». La giunta distrettuale dell’Anm «pretende - prosegue la nota - che si ponga fine all’atteggiamento di vergognosa indifferenza dimostrata dagli organi amministrativi e governativi», riservandosi «di adottare più eclatanti modalità di protesta nei prossimi giorni in caso di perdurante immobilismo della politica e degli organi responsabili di tale disastrosa situazione».

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