la mancata elezione

Avvocati, medici, giudici: così tornano alla «nuova» vita gli ex parlamentari

di Michele De Feudis

BARI - Cosa c’è dopo il parlamento per i politici pugliesi non rieletti il 4 marzo? In tanti sono tornati alle professioni originarie, molti coltivano ancora in prima linea la passione politica, qualcuno è tornato in fabbrica, altri hanno indossato di nuovo il camice medico, e c’è anche chi si prepara ad un periodo di riflessione prima di «cambiare» nuovamente vita. Dalle luci della ribalta di Montecitorio o Palazzo Madama all’orizzonte racchiuso nella preposizione latina «ex», ovvero già parlamentare, c’è l’abbrivio di un itinerario differente.

Nicola Latorre, già senatore Pd e presidente della Commissione Difesa, è tornato al giornalismo come commentatore di Esteri e non solo per il Messaggero. Stefano Dambruoso, ex deputato eletto con Mario Monti, ha rimesso la toga di magistrato: dopo esser stato questore della Camera, ora è alla Procura di Bologna. È tornato in servizio alla Regione, presso la presidenza dell’assise di Via Capruzzi, Gero Grassi , mentre Gaetano Piepoli, eletto in Scelta civica e vicino a Liberi e Uguali nelle politiche, ha ripreso l’insegnamento da ordinario all’università: «Sono stato restituito agli studi. Sono felice perché ho l’ebbrezza di essere per i prossimi mesi il decano dell’Ateneo barese. Il primo novembre vado in pensione».

Dario Ginefra si è rituffato nella professione: «Faccio l’avvocato e il consulente tra Roma e Milano. Il resto del tempo lo dedico alla bambina, con mia moglie Laura Ravetto rieletta in parlamento». «La politica - spiega l’ex deputato dem - affiancherà sempre la mia vita professionale. Ho chiesto una convocazione dell’assemblea nazionale Pd: la linea dell’opposizione a tutti i costi lascia a centrodestra e 5 Stelle autostrade per la costituzione di un nuovo bipolarismo». Liliana Ventricelli, già deputato: «Resto dirigente politica. E sto seguendo il centrosinistra nelle comunali di Altamura. La politica non si fa solo nelle istituzioni». Luigi d’Ambrosio Lettieri, ex parlamentare fittiano: «Continuo l’attività politica, e conservo ruoli di rappresentanza nell’ordine dei farmacisti a livello locale e nazionale». Il collega di partito Antonio Distaso spiega di «aver ripreso la professione forense. La mia segreteria politica è diventata il mio studio legale con la collaborazione di alcuni amici». In fabbrica è tornato Francesco Cariello, ex deputato grillino, escluso dalle parlamentarie: «Faccio ancora politica, intesa come impegno civico, non come professione. Sono rientrato nell’azienda in cui lavoravo, dopo l’aspettativa: ho ripreso mia posizione di quadro per Nuovo Pignone. Nostalgia di Roma? Nessuna: ho fondato il partito "Italia in comune” nato da un forum di amministratori con Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci».

Annalisa Pannarale, eletta nel 2013 alla Camera con Sel e non confermata a marzo con Leu, è di poche parole e indica tutto il travaglio che prova una «militante» dopo una pesante battuta d’arresto: «Sono in un momento di riflessione. Continuerò a fare politica, non saprei vivere senza». L’ex sottosegretario all’Istruzione Angela D’Onghia risponde al cellulare durante una riunione: «Sono tornata a lavorare in azienda. Rammarico? Solo di non aver potuto fare di più sui temi a me cari». Salvatore Matarrese, eletto con Monti e poi confluito in Direzione Italia, si dedica a tempo pieno all’azienda di costruzioni di famiglia. Rocco Palese, ha riaperto lo studio medico ed è tornato a prestare servizio presso la Asl a Gagliano, nel Salento, dove è impegnato nella realizzazione di un polo d’eccellenza di Chirurgia oculistica.

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