L'ANALISI

Decisioni scriteriate emergenze aggravate

Giuseppe De Tomaso

Sono cose che succedono quando Regioni, Comuni e amministrazioni varie, da soggetti produttori di servizi si trasformano in enti di erogazioni di prebende

Domande al termine di una giornata di caos annunciato. Ma era proprio necessario scatenare il ballo delle prenotazioni per i vaccini, se pure su Marte sanno che 50 e più milioni di italiani saranno per forza vaccinati?

Ma era necessario rischiare il finimondo, che si è puntualmente verificato, quando si conoscono tutti nomi degli ultraottantenni da immunizzare? Ci voleva molto a immaginare le code davanti alle farmacie? Ci voleva molto a immaginare che, in un Paese (soprattutto al Sud), dove la digitalizzazione delle Asl (e non solo) è ancora modesta (eufemismo), i meccanismi delle prenotazioni sarebbero andati in tilt (in Puglia, in verità, il portale non è stato neppure attivato)? Ci voleva molto a programmare e ad aprire le sedi vaccinali (con tanto di orario di apertura e chiusura) in tutti i Comuni e rendere così più facile la vaccinazione degli over 80?

Ci voleva molto a immaginare di dover potenziare i collegamenti internettiani, telematici per agevolare l’attuazione degli stessi piani vaccinali, che, fra l’altro, necessitano di una strumentazione (frigoriferi, borsoni di emergenza eccetera) e di una logistica (sedi locali) adeguate? Ci voleva molto a immaginare che questo piano di prenotazioni si sarebbe sfracellato contro la cultura delle procedure (le carte a posto, protocollate) che pervade la macchina amministrativa di Regioni, Asl e Comuni, lontani anni luce dalla cultura del risultato?

Sono cose che succedono quando Regioni, Comuni e amministrazioni varie, da soggetti produttori di servizi si trasformano in enti di erogazioni di prebende. Sono cose che succedono quando negli enti la corsa alla visibilità e notorietà televisive oscura il dovere di rispettare il mandato ricevuto dalle comunità territoriali. Poi, in occasione delle emergenze si verifica la paralisi e i nodi rivengono al pettine. Tutti vogliono fare tutto, spesso a casaccio, col pericolo di generare il caos, il manicomio. Ormai le Regioni, dopo la riforma del Titolo V (2001) della Costituzione, sono una specie di Giano bifronte: un giorno super-stato, un giorno super-municipio. Ma, etimologicamente, municipio, da municipium), significa luogo dove si assumono, si prendono (càpere) doveri e impegni (munia). Vallo a spiegare.

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