Il commento
Si muova la politica a tutela degli anziani
A molti non va giù l'ipotesi seconso cui l’avvio della fase 2 preveda una prosecuzione della quarantena per le persone da 70 anni in su
Ha pienamente ragione il prof.Aldo Loiodice quando nella sua intervista a questa testata ha evidenziato l’incostituzionalità di un provvedimento governativo che, per l’avvio della fase 2, prevedesse una prosecuzione della quarantena per le persone da 70 anni in su in buona salute, attive, non colpite dal covid 19, e in molti casi ancora pienamente impegnate in attività professionali o di servizio sociale.
Una misura che già da alcuni giorni sta allarmando i diretti interessati, Organizzazioni sindacali, Associazioni e Ordini professionali.
E che è stata subito considerata inaccettabile dai Sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, da Associazioni di volontariato - che puntano molto sull’impegno degli anziani in buona salute - e di Associazioni professionali che annoverano ancora professionisti ultrasettantenni in piena attività.
Ma un provvedimento di tal genere, se malauguratamente fosse adottato, sortirebbe effetti paradossali: allora infatti anche il Presidente Mattarella non potrebbe compiere visite in Italia per un lungo periodo? E anche a Papa Francesco si vieterebbe di celebrare funzioni religiose in qualche chiesa di Roma - di cui peraltro è il Vescovo – come è accaduto domenica scorsa quando ha officiato in una nota basilica della Capitale ? Ed anche tanti vescovi italiani e parroci non potrebbero esercitare a lungo la loro missione pastorale nelle rispettive diocesi e parrocchie ? E i Senatori a vita Giorgio Napolitano, Mario Monti, Giuliana Segre, Carlo Rubbia e Renzo Piano non potrebbero partecipare a lungo ai lavori parlamentari ? E anche alcuni giudici costituzionali - come ad esempio Giuliano Amato - sarebbero impediti dal prendere parte ai lavori della Consulta ? E così anche alcuni magistrati di Cassazione?
E tanti colleghi docenti universitari che, pur in quiescenza, continuano a ricoprire incarichi in organismi accademici ponendo a disposizione delle rispettive comunità scientifiche la loro esperienza, non potrebbero più lavorarvi a tempo indeterminato ?
Ed anche a Berlusconi e Bossi si vieterebbe di svolgere attività politica ? Ed anche il professor Prodi dovrebbe rinunciare ai suoi viaggi internazionali di studio e alle sue apprezzate conferenze ? E che dire poi di tanti imprenditori tuttora pienamente operativi come Bombassei, Cipolletta, Montezemolo, Pellegrini che non potrebbero seguire da vicino le loro aziende e le attività correnti del loro lavoro? Ed in Puglia non abbiamo decine di imprenditori ultrasettantenni saldamente alla guida delle loro imprese, qualcuno dei quali ha dato il proprio nome a società di fama mondiale?
Inoltre, solo per fare qualche altro nome, l’avvocato Coppi, e con lui tanti altri principi di fori penali e amministrativi - come ad esempio l’Avvocato Giovanni Pellegrino, già Presidente della Commissione stragi e da decenni ormai uno dei massini esperti italiani di giustizia amministrativa - non dovrebbero più seguire per un lungo tempo le attività forensi? E chi, ad esempio, come il prof.Mirabella conduce seguitissime trasmissioni televisive dovrebbe sospenderle? E così qualche direttore di testate televisive locali?
Ma sono pienamente consapevoli nel Governo e in Parlamento che moltissimi anziani in buona salute sono parti integranti e per tanti aspetti insostituibili dei sistemi di welfare domestico del nostro Paese? E non ci si dovrebbe piuttosto preoccupare nell’Esecutivo di porre termine con provvedimenti idonei ai veri e propri massacri di anziani nelle RSA?
Peraltro, come ha ben evidenziato il Dott.Numo in un suo documentato intervento sulla Gazzetta di giovedi 16 aprile a pag. 13, una simile misura avrebbe anche ben precise controindicazioni di carattere medico-scientifico.
Allora da domenica tanti cittadini italiani, che si sentirebbero lesi da un tale provvedimento di inaudita gravità - dopo aver firmato una petizione che ha avuto vasta eco su questo giornale - si sono rivolti al Presidente Mattarella scrivendogli sul sito del Quirinale, per chiedergli di intervenire, secondo il suo stile fermo e pacato, per fermare tale ipotesi funesta. Anche lo scrivente lo ha fatto, fiducioso come sempre nella sua saggezza che lo rende un Capo dello Stato fra i più amati della nostra storia repubblicana.
E tanti altri settantenni si stanno rivolgendo a Ministri, Sottosegretari, segretari di partito, in un’azione che ormai ha assunto carattere corale a livello nazionale. Naturalmente - ma è appena il caso di sottolinearlo - anche gli ultrasettantenni si continuerebbero scrupolosamente al rispetto di misure per il contenimento dell’epidemia con l’impiego dei Dpi e con il distanziamento fisico e la frequentazione dei luoghi pubblici: ma vorrebbero farlo da cittadini liberi, e non in una condizione ulteriormente protratta e secondo alcuni assimilabile per tanti aspetti ad arresti domiciliari.
E allora i nostri deputati e senatori, e con loro il Presidente Emiliano e il Sindaco di Bari Decaro, non dovrebbero far sentire anch’essi la loro voce autorevole per arginare questa ipotesi che, forse, in taluni potrebbe essere scaturita da qualche retaggio culturale di stampo veteronazista?