L'intervento
Stabilimenti d'inverno, con il Piano Coste è possibile
«Nel caso di Lecce abbiamo la necessità di presidi per il monitoraggio permanente dell'erosione costiera e di luoghi di comunità e promozione delle bellezze naturalistiche e culturali»
La recente sentenza del Consiglio di Stato non aggiunge nulla di nuovo rispetto ai problemi, purtroppo noti, legati al mantenimento delle strutture balneari nei mesi invernali. A nulla però serve rivolgere il disappunto nei confronti della Soprintendenza, che è un ente che svolge il suo compito di tutela. Lo scontro istituzionale non fa bene al rilancio delle nostre spiagge. Serve invece cercare soluzioni nei percorsi di pianificazione integrata, fondati sulla conoscenza del litorale, delle emergenze ambientali, degli usi possibili della costa. Con il Piano Comunale delle Coste a Lecce puntiamo a definire, ove possibile, condizioni sostenibili per il mantenimento delle strutture balneari in inverno, grazie ad un percorso di co-progettazione tra istituzioni, che vede dialogare Comune, Soprintendenza, Regione, gli altri enti sovraordinati e i concessionari balneari.
Nella bozza di Piano, oggi all'esame della Commissione Vas, c'è la proposta di Accordo tra Comune e la Soprintendenza – presentata insieme nel 2018 – per condividere un linguaggio comune sulle strutture balneari sostenibili. L'Accordo, che approfondiremo ulteriormente con la Soprintendenza, ci auguriamo consentirà, in ambiti specifici, il mantenimento delle strutture nei mesi invernali, con layout ridotti rispetto all'estate, nelle quali garantire servizi adeguati ad una fruizione invernale delle spiagge.
Nel caso di Lecce abbiamo la necessità di presidi per il monitoraggio permanente dell'erosione costiera e di luoghi di comunità e promozione delle bellezze naturalistiche e culturali, purché non in conflitto con le dune e le visuali. Sono obiettivi di interesse generale, su cui ritengo sia possibile trovare la convergenza tra istituzioni, Enti e concessionari. Il Comune di Lecce, inoltre, ha già condiviso con la Regione la volontà di avviare un Piano di monitoraggio costiero che sia utile per aggiornare i dati del Piano Regionale delle Coste. Non serve dunque alcuno scontro tra istituzioni o contrapposizioni dure, ma serve invece rispetto dei ruoli e delle competenze e il coraggio di sperimentare pratiche nuove di co-gestione e partecipazione al monitoraggio della costa e alla custodia del demanio marittimo. Fruizione e paesaggio sono due facce della stessa medaglia, da non porre mai in contrapposizione, la salvaguardia dell’ambiente infatti è un diritto della collettività al pari di una sua fruizione sostenibile, con servizi adeguati e contemporanei, anche ai cambiamenti climatici in atto, che, è ormai alle cronache stanno mettendo in discussione modelli di strutture balneari non sempre adeguati.
(Rita Miglietta - assessore Politiche Urbanistiche Marine Comune di Lecce)