Il commento
Uno strappo per lasciare il siderurgico al suo destino
Nonostante gli annunci del ministro Patuanelli, per il siderurgico e per chi vi lavora ora si apre un capitolo ancora più difficile
L’incontro di ieri peggio non poteva andare. Mittal ha riproposto il suo piano di tagli con variazioni minime, pur di fronte alla disponibilità del governo a «investire sul siderurgico», come ha dichiarato il ministro Patuanelli. A questo punto l’ostinazione mostrata da Mittal, che pure su Taranto denuncia un «buco» da un miliardo per quest’anno, sembra in realtà finalizzata a voler lasciare l’ex Ilva al suo destino. È difficile dire se a causa di un piano industriale rivelatosi sbagliato oppure se perché siamo di fronte a una strategia per far fuori l’Italia dal mercato dell’acciaio. Di certo per il siderurgico e per chi vi lavora ora si apre un capitolo ancora più difficile, nonostante gli annunci del ministro di voler portare la produzione a 8 milioni di tonnellate l’anno e in maniera più pulita.