Lutto nella musica
Melendugno saluta Livio Macchia: lo storico chitarrista e fondatore dei Camaleonti è scomparso a 79 anni
Da tempo combatteva contro una malattia incurabile ma era tornato sul palco un mese fa a Roca per festeggiare i 60 anni di carriera della band
È morto questa mattina Livio Macchia, chitarrista e fondatore dei Camaleonti, band storica della musica italiana. Originario di Melendugno, da tempo combatteva con una malattia incurabile. Aveva 79 anni.
Nonostante le difficoltà fisiche, Macchia era tornato sul palco appena un mese fa, lo scorso 30 giugno, nel borgo di Roca Nuova, per festeggiare i 60 anni di carriera dei Camaleonti. L’evento, inserito nel programma del BluFestival del Comune di Melendugno, aveva assunto anche un valore simbolico: un omaggio agli amici e colleghi scomparsi – Tonino, Paolo e Massimo – e un momento di incontro con le nuove generazioni, con lo spettacolo “Livio Macchia e Friends”.
“Se ne va una stella del panorama della musica italiana e internazionale – ha dichiarato il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino – ma soprattutto un mio grande amico, un figlio della nostra comunità che lo ha accolto e amato fino alla fine”.
Negli ultimi mesi, pur segnato dalla malattia, Macchia ha continuato a esibirsi e a regalare musica con generosità. Il concerto di giugno è stato il suo ultimo saluto al pubblico di casa, in un abbraccio corale che ha riunito amici, fan e concittadini.
Con i Camaleonti ha segnato un’epoca: tra melodie indimenticabili e testi generazionali, ha influenzato gusti musicali e costume. Brani come L’ora dell’amore restano impressi nella memoria collettiva. Come quell’“orologio della piazza” che continua a battere il tempo, anche ora che Livio se n’è andato. La sua musica resta.