Appuntamento il 5 febbraio
Putignano, al Carnevale la musica e i giochi di parole di Tutti Fenomeni
Un'occasione per ascoltare dal vivo le canzoni di «Privilegio Raro», secondo disco del cantautore e rapper romano uscito lo scorso maggio, e del disco di esordio «Merce Funebre», entrambi prodotti da Niccolò Contessa
«Sarà la mia prima volta in Puglia d'inverno, ma soprattutto la prima volta che vedrò un Carnevale tradizionale». Ed è un inizio col botto quello di Tutti Fenomeni (Giorgio Quarzo Guarascio, classe '96), «enfant prodige della nuova musica italiana», che si esibirà al Carnevale di Putignano domenica 5 febbraio alle 21.30, nello spazio del Teatro che non c’è - via Michele Mummolo 88, Zona Industriale. Un'occasione per ascoltare dal vivo le canzoni di «Privilegio Raro», secondo disco del cantautore e rapper romano uscito lo scorso maggio, e del disco di esordio «Merce Funebre», entrambi prodotti da Niccolò Contessa.
Nella sua musica uno stile personalissimo, tra giochi di parole e scelte musicali uniche, da dove arriva?
«Nasce da una predisposizione ad amare e ricercare le parole, anche prive di senso. Lo faccio fin da bambino, è una questione di gusto, non sono uno di quelli che aveva un'urgenza di comunicare qualcosa».
Il tour «Antidoto alla morte» è in corso: che feedback sta avendo?
«Splendido. Si è creato un bel modo di convivere tra me e il pubblico, alcuni sono molto affezionati, fanno anche chilometri per venire a vedermi, ma allo stesso tempo c'è tanto rispetto. Mi vedono semplicemente come Giorgio, sanno che possono avvicinarsi e parlare davvero di qualsiasi cosa».
Come è cambiata la vita da quando ha cominciato a fare della musica un vero lavoro?
«Non ha avuto scossoni particolari, anzi sono contento che i miei genitori e i miei amici più cari non percepiscano cambiamenti particolari. Sono un po' schivo anche sul palco, anzi ora pian piano mi sta piacendo sempre di più, ma non sono una persona a cui piace dimenarsi per stare sotto le luci della ribalta. Faccio ciò che mi piace, basta questo».
Sull'incontro con Niccolò Contessa (I Cani), nome iconico della musica degli ultimi decenni? Come è nata la collaborazione?
«Lui è stato il primo a credere in me e a innalzare il mio potenziale, prima ancora che ci credessi io stesso. Mi ha dimostrato che tutto questo poteva non essere solo un divertimento. Mi ha contattato lui, dopo aver intercettato un po' di lavori, e da lì siamo partiti».
Con che musica è cresciuto e cosa ascolta oggi?
«Ho studiato pianoforte, quindi la musica classica e l'opera mi sono rimaste dentro. Per il resto Beatles, Battiato, Battisti. Oggi non riesco a essere un ascoltatore disinteressato, dalla musica prendo ispirazioni».
Dopo il tour ha progetti in cantiere?
«Sto provando a scrivere cose nuove, ma anche se può sembrare assurdo cerco di non farmi influenzare troppo da me stesso, non voglio sembrarmi simile, almeno al momento».