nel Tarantino

Ex Cemerad di Statte, sono stati finalmente rimossi i fusti radioattivi

Durante le operazioni è stato effettuato lo svuotamento del sito da oltre 16.500 fusti contenenti rifiuti radioattivi e pericolosi, prodotti in attività mediche, industriali e di ricerca

TARANTO - Nella giornata di oggi, 29 gennaio, si sono concluse le operazioni di messa del sito ex Cemerad nel comune di Statte (Taranto). Presenti il vice ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava, l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia Serena Triggiani, la commissaria straordinaria per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi del sito Vera Corbelli e le autorità coinvolte. Durante le operazioni è stato effettuato lo svuotamento del sito da oltre 16.500 fusti contenenti rifiuti radioattivi e pericolosi, prodotti in attività mediche, industriali e di ricerca. «Un momento molto importante, si è riusciti a bonificare completamente questo sito dai fusti che lo hanno occupato e che hanno inquinato l'ambiente circostante, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Oggi celebriamo un giorno di festa in presenza della vice ministra Vania Gava e di tutte le autorità che hanno collaborato, il grandissimo lavoro che è stato fatto dalla commissaria e una sinergia istituzionale hanno portato a un giorno di rinascita per l'ambiente“ ha dichiarato l'assessora Triggiani.

«Oggi è una bella giornata per Statte e il suo territorio, perché finalmente sono stati rimossi gli ultimi 141 fusti radioattivi che erano contenuti all’interno dello stabilimento ex Cemerad. Come consigliere regionale sin dall’inizio del mio mandato, vale a dire nel 2015, chiesi, in un’audizione al quale parteciparono il presidente Michele Emiliano, l’allora commissario straordinario alle Bonifiche di Taranto, Vera Corbelli, e l’allora direttore del Dipartimento ecologia, Barbara Valenzano, chiarimenti sulla storia infinita del deposito di rifiuti radioattivi di Statte, che da oltre quarant'anni attendeva lo smaltimento». Lo dichiara il consigliere regionale, capogruppo di Fratelli d’Italia in Puglia, Renato Perrini.

«Ho seguito da vicino questa vicenda passo dopo passo, mettendoci la faccia come faccio sempre. Una storia infinita - aggiunge - nella quale nel corso degli anni con interrogazioni, audizioni, richieste di sopralluogo ho sempre cercato di comprendere quali fossero le responsabilità. Il fine ultimo è il bene di Taranto e della sua provincia, martoriate da decenni d’inquinamento».

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