La manifestazione

Potenza, davanti a palazzo Regione protesta contro autonomia differenziata

Redazione online (foto Tony Vece)

Si legge «scissione dell'Italia»: il movimento ha raccolto oltre sessanta tra forze politiche, associative e civiche

POTENZA - «Diciamo no al disegno di legge Calderoli, che si scrive 'autonomia differenziata', ma si legge 'scissione dell’Italia'»: è stato questo uno degli slogan che ha accompagnato la mobilitazione di piazza organizzata, stamani a Potenza, nei pressi del palazzo della Regione Basilicata, dal Coordinamento contro l’autonomia differenziata.

Il movimento, che ha raccolto oltre sessanta tra forze politiche, associative e civiche, ha evidenziato come siano «messi a rischio i principi di eguaglianza, solidarietà e unità alla base del Paese, che inevitabilmente renderebbe ancora più grandi le disparità che già dividono il sud Italia dal nord, mettendo a rischio il sistema scuola, la sanità, il trasporto pubblico, minando i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione».

Per tale ragione è stata anche organizzata una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro l'autonomia differenziata, promossa dal «Coordinamento per la democrazia costituzionale».

Il coordinamento, che ha motivato la protesta anche per «evitare la secessione dei ricchi», ha espresso «sconcerto per la posizione a favore del disegno di autonomia differenziata, espressa dal presidente della Regione, Vito Bardi, e da tutto il centrodestra lucano».

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