Nuovo sequestro

Cerignola, ecco la centrale dei ricambi di Golf rubate: arrestati ricettatori

Redazione on line

Trovato già smontato motore di auto rubata di cui la proprietaria non si era ancora accorta del furto

Una nuova centrale di riciclaggio di auto rubate è stata scoperta dai Carabinieri a Cerignola che hanno arrestato due uomini, il 36enne Michele Carota e il 34enne Giuseppe Rubbio: dopo il blitz di qualche giorno fa, stavolta i militari hanno individuato una centrale di stoccaggio di autoricambi, in particolare modo Golf. La scoperta è stata fatta in un'area sulla via Ofantina: qui i carabinieri hanno rinvenuto all’interno del cassone di un camion un motore Wolkswagen che, dagli accertamenti eseguiti, è risultato fabbricato lo scorso gennaio e montato su di una Golf immatricolata nel marzo successivo, di proprietà di una donna di Este, in provincia di Padova. Pur non essendo l'auto risultata da ricercare a seguito di furto, i Carabinieri hanno intuito che potesse essere stata rubata da pochissimo, e che quindi potesse non esserne ancora stata formalizzata la denuncia, e si sono quindi messi in contatto con la proprietaria, che si trovava in vacanza a Grottammare (AP), la quale ancora non si era accorta del furto.

I militari sono riusciti a ritrovare tutti i pezzi dell’auto, smontata pochissime ore prima. Oltre al motore, i sedili, le portiere, il portellone posteriore, il cofano motore, il cruscotto, gli pneumatici, insomma, tutto tranne la scocca, di certo abbandonata in qualche campagna. Addirittura, nel cruscotto, anch’esso smontato, è stato anche ritrovato lo scontrino di un supermarket proprio di Este, a conferma della genuinità dell’intuizione dei Carabinieri.

A questo punto, i militari hanno proceduto al sequestro di tutto il materiale trovato nel deposito, per il quale non si è potuto trovare alcun documento che ne legittimasse il possesso, e all'arresto dei due che, su disposizione del P.M. di turno, sono quindi stati rinchiusi nel carcere di Foggia. Tutto quanto sequestrato, del valore di circa 50.000 euro, è stato trattenuto per i successivi accertamenti finalizzati a risalire ai legittimi proprietari.

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