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Tricase onora il suo patrono San Vito prima con la Veglia e poi con l'incendio del Castello

mauro ciardo

Inizierà domani la tre giorni dedicata a un culto verso il santo accreditato già da fine ‘700

TRICASE - Tricase si prepara a onorare il patrono, cominciando con la storica “Veglia di San Vito”, proseguendo con l’«incendio del Castello», per finire con il concerto di Dario Muci e Enza Pagliara.

Inizierà domani la tre giorni dedicata a un culto verso il santo accreditato già da fine ‘700. Si inizia con la cosiddetta “veglia”, che vedrà per tutta la notte le parrocchie sfidarsi in un palio in piazza Cappuccini che inizierà alle 20. Poi dalle 22 la cover band Pingu Starr porterà sul palcoscenico di piazza Pisanelli i grandi successi dei Pinguini Tattici Nucleari.
La giornata clou sarà quella di sabato 10, con la processione del simulacro per le vie della città e due attesissimi passaggi che sono la consegna delle chiavi da parte del primo cittadino Antonio De Donno al santo e l’imperdibile ed emozionante «incendio del Castello», una cascata di fuochi pirotecnici che avvolgerà la facciata di Palazzo Gallone.
L’ultima giornata inizierà alle 21.30 con spazio alla musica e alla tradizione popolare salentina. Dario Muci e Enza Pagliara porteranno in concerto, in piazza Pisanelli, musiche e canti del Salento con Michele Bianco e Gianluca Longo. Sarà un viaggio acustico nei territori al confine tra musica popolare e jazz, attraverso composizioni originali e inediti arrangiamenti di alcuni canti della tradizione popolare salentina.

Il progetto di Muci arricchisce le calde sonorità mediterranee con temi mai banali, dal racconto della terra alla narrazione che si fa canto di denuncia. Al suo fianco una delle voci più importanti della penisola salentina. Pagliara è esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del Sud Italia, che riesce a impreziosire con un canto espressivo, pieno di passione e intimità. «Il nostro lavoro di promozione del territorio, svolto con il progetto “Tricase destinazione autentica” – spiega la vicesindaca Francesca Longo, delegata a cultura e turismo - non può prescindere dal supporto e dalla promozione di eventi come questo che rappresentano la storia».
«Talvolta la storicità delle ricorrenze fa apparire facile e scontata la loro organizzazione – puntualizza il sindaco De Donno - al contrario, la storia recente sta testimoniando, anche e soprattutto in Salento, le enormi difficoltà che al giorno d’oggi incontrano anche le più storiche feste patronali e le ricorrenze della tradizione, che in molti casi hanno finito per estinguersi. Per questo motivo, non posso che ringraziare quanti contribuiscono a tramandare e rinnovare eventi come la festa di San Vito».
«È un’occasione inclusiva – aggiunge il parroco della chiesa matrice, don Gianluigi Marzo - in cui ci ritroviamo con tutti i nostri fratelli e sorelle che vivono fuori città e che, tornando per un periodo di ferie, hanno bisogno di respirare il calore e rinnovare con i sentimenti l’appartenenza a questa terra natìa anche attraverso le tradizioni che la caratterizzano».

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