Festival dei Giornalisti del Mediterraneo

Otranto, il ministro Fitto a bordo del sommergibile Venuti: «Il Pnrr è una maratona che finisce nel 2026»

La terza unità della Classe Todaro è ormeggiata nel Porto di Otranto

LECCE - Tra i punti di forza dell’edizione 2023 del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo è la partnership con la Marina Militare italiana, grazie alla quale i partecipanti alla manifestazione potranno visitare il sommergibile Pietro Venuti, terza unità della Classe Todaro, ormeggiato nel Porto di Otranto. A bordo oggi è salito il ministro Raffaele Fitto. Ecco gli scatti dell'evento.

Fitto, Zona economica speciale per il sud è un fatto epocale

«Consideriamo come governo una svolta epocale trasformare l’intera area del Mezzogiorno come zona economica speciale, rappresenta una grande opportunità": lo ha affermato Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, a Otranto per il Festival dei giornalisti del Mediterraneo.

Fitto ricorda che nel decreto «non si stacca un assegno per prevedere come si spendono le risorse, ma si definisce preventivamente l’elenco degli interventi con un cronoprogramma in modo specifico, d’intesa con le amministrazioni centrali interessate con le regioni. In secondo luogo si inserisce un elemento nuovo che quello della definizione per legge delle aree interne, parliamo di tutte quelle arie interne al rischio di spopolamento».

Per il ministro, per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni «per la prima volta dopo aver declinato un concetto in modo asettico generale si individua invece dal punto di vista legislativo un meccanismo che consentirà di poter guardare a queste priorità e poter affrontare i temi collegati ai servizi, alle infrastrutture e dare risposte fondamentali per combattere lo spopolamento.

Si tratta di una grande area che complessivamente può arrivare fino a 4. 000 comuni e a circa 20 milioni di cittadini italiani che sono fuori dalle grandi aree urbane. Si dà una risposta di sistema; lo facciamo con risorse europee con un progetto di rafforzamento della pubblica amministrazione quanto mai fondamentale per avere la capacità di spesa. Mi sembra un disegno organico chiaro».

IL PNRR È UNA MARATONA

«Sarebbe facile per me rispondere alle critiche ma non ha assolutamente senso il Pnrr non sono i cento metri, è una maratona che finisce a giugno del 2026, quindi siamo consapevoli che dobbiamo affrontare l’intero Pnrr e non soltanto una singola rata. Per questo motivo abbiamo proposto importanti modifiche alla commissione europea». Lo ha detto al Festival dei giornalisti del Mediterraneo, in corso a Otranto, il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.
«Quello italiano è il più grande piano Pnrr in Europa anche per questo si gioca una partita di credibilità anche per la Commissione Europea. Ma la collaborazione tra il Governo e la Commissione Europea è molto positiva, la Commissione Europea ha scommesso sul Pnrr», ha aggiunto.
«Sul Pnrr il mio auspicio è che esso sia fuori dal dibattito politico ma dentro invece un piano strategico nazionale. Una delle azioni più importanti del Governo è quella che riguarda proprio la politica internazionale dove dove il governo ha un’assoluta efficacia il livello di credibilità di Giorgia Meloni ed il suo governo è oggettivo», ha notato ancora Fitto.

«La vicenda di Caivano è raccapricciante. Ma la sfida del governo non riguarda soltanto Caivano: è un modello che serve a guardare a tutte le periferie in quelle condizioni; e dopo poco più di dieci giorni fa il governo ha assunto un provvedimento organico. Noi guardiamo a tutte le Caivano presenti in Italia». Lo ha detto intervenendo al Festival dei giornalisti del Mediterraneo in corso a Otranto il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto

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