BARI - Un nuovo radiofarmaco per la diagnosi precoce delle patologie intestinali. A somministrarlo, unico in Puglia, Puglia è la Medicina nucleare di Ospedale Di Venere. Sarà possibile attraverso la scintigrafia dell’intestino con acido tauroselcolico (nome commerciale SeHCAT), diagnosticare il malassorbimento degli acidi biliari, patologia che colpisce un numero relativamente ridotto di pazienti, ma che può essere individuata agevolmente e rapidamente solo con il metodo scintigrafico.
«Si tratta di una svolta significativa per l’ampliamento della offerta assistenziale della Medicina Nucleare – commenta il direttore generale ASL Antonio Sanguedolce - l’introduzione di questa metodica di nicchia valorizza ancora di più l’attività della Medicina nucleare che offre servizi trasversali, a supporto di diverse branche specialistiche ed è un pezzo importante del percorso dei pazienti oncologici all’interno della Asl».
L’impiego di farmaci radioattivi a fini diagnostici è fondamentale nello studio di numerose patologie, specie in ambito cardiologico, oncologico, neurologico, ortopedico. L’offerta assistenziale della Medicina Nucleare della ASL sarà ulteriormente potenziata a partire dal mese di marzo anche con la terapia medico nucleare delle patologie benigne della tiroide, grazie al recente rinnovo e ampliamento dell’autorizzazione alla detenzione dei radiofarmaci e all’arruolamento di personale esperto. Quello del Di Venere è l’unico centro in provincia di Bari a disporre di tale possibilità terapeutica per le patologie benigne della tiroide (ipertiroidismi).