L'iniziativa

Un flash mob a Foggia per celebrare la «Giornata nazionale della disabilità»

Redazione online (foto Maizzi)

La manifestazione in via Guglielmi. In tutta Italia sono 13 milioni le persone che ne sono affette

FOGGIA - Anche a Foggia si celebra la «Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità». Lo ha fatto questa mattina con un  flash mob in via Guglielmi. 

In Italia sono quasi 13 milioni le persone disabili. Di queste solo l’11,9% lavora e quasi una su tre (32,1%) è a rischio di povertà; sono numerosi gli anziani che vivono da soli e sono scarsi sia i servizi a loro dedicati sia le risorse stanziate: lo indica l’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma.

Dei 13 milioni di disabili, più di tre milioni sono in condizioni gravi e quasi 1,5 milioni ha più di 75 anni. Si calcola che il 58,1% delle persone con disabilità grave si dichiara in cattive condizioni di salute e il 6,2% lamenta problemi di depressione; per molti è difficile accedere alle cure, tanto che nell’ultimo anno il 15,7% ha rinunciato a prestazioni sanitarie per motivi economici. Per le famiglie con disabili, in un caso su due le spese per visite specialistiche e accertamenti diagnostici sono un onere pesante (contro il 29,2% del resto delle famiglie residenti in Italia), il 43% ritiene che siano un onere pesante anche le spese per medicinali (contro il 19,5% a livello medio nazionale), e il 56,7% trova onerose le spese per cure dentistiche (contro il 38,6% osservato a livello nazionale).

Fra le persone con disabilità, una su tre vive da sola e negli anziani di oltre 75 anni la percentuale sale a 42%; in generale, l’11,2% (1,4 milioni, di cui 1,2 milioni over 75) ha gravi difficoltà in almeno un’attività di cura della persona, come fare il bagno o la doccia da soli (10,3%), sdraiarsi e alzarsi dal letto o sedersi e alzarsi da una sedia (7,3%), vestirsi e spogliarsi (7,3%), usare i servizi igienici (6,5%), mangiare da soli (3,6%). Circa il 7% degli anziani ha difficoltà in tre o più attività e la quota sale al 12% tra gli ultrasettantacinquenni.

Più in generale, il 30,3% degli anziani (il 77,1% dopo i 75 anni) ha difficoltà a svolgere attività domestiche, come fare la spesa (17,0%), gestione le risorse economiche (13,5%), preparare i pasti (11,5%), prendere le medicine (8,5%) e usare il telefono

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