L'iniziativa
Brindisi, la barca dei trafficanti in dono a chi combatte le tossicodipendenze
Guardia di Finanza e Tribunale l'hanno consegnata a don Luciano Cassano, responsabile della onlus «Don Luciano per i giovani»
Brindisi - Lo scafo utilizzato per trasportare droga, sottratto alla criminalità, diventa la barca di una associazione che lotta contro le tossicodipendenze, il disagio e la devianza giovanile.
Si è tenuta questa mattina la cerimonia di consegna. A ricevere la barca, donata dal Tribunale di Brindisi e completamente rimessa a nuovo dalle stesse Fiamme gialle, è stato don Luciano Cassano, parroco della parrocchia San Nicola di Bari e a capo della onlus «Don Luciano per i giovani».
Un giorno di festa, che cade nel ventiduesimo anniversario della scomparsa del vice brigadiere Alberto De Falco e del finanziere scelto Antonio Sottile, medaglie d'oro al valor civile. Persero la vita fronteggiando un'autocolonna di contrabbandieri la notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2000. Insieme a loro rimasero feriti i finanzieri Edoardo Roscica e Sandro Marras: la loro Fiat Punto fu speronata dal blindato dei contrabbandieri.
Un segno del cambiamento che ha prodotto quella terribile notte nella storia di Brindisi si coglie nell'iniziativa odierna. Dopo la cerimonia al santuario di Jaddico in memoria dei finanzieri, nella Caserma della Sezione operativa navale della Gdf di Brindisi c'è stata la consegna dell'imbarcazione . «Rappresenterà un momento di svago e di gioia - ha detto don Luciano - per i quasi 200 ragazzi che seguiamo». Alla consegna era presente anche il comandante regionale della Guardia di Finanza, il generale di divisione Francesco Mattana.