Brindisi

Denunciati 317 falsi braccianti agricoli per truffa ai danni dello Stato

Redazione on line

BRINDISI - I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Brindisi, in collaborazione con il personale ispettivo dell’Inps dell’ispettorato del lavoro, hanno denunciato in stato di libertà 317 falsi braccianti agricoli. Le indagini sono durate nove mesi, coordinate dalla procura, e si sono concentrate su tutti i 20 Comuni della provincia. E' stato anche denunciato un 50enne di Brindisi, titolare e legale rappresentante di un’azienda operante nel settore agricolo, per concorso nel reato di truffa ai danni dello Stato con i 317 falsi braccianti.

L’imprenditore agricolo, con artifizi e raggiri, attraverso la produzione all’Inps, nella denuncia aziendale, di falsi contratti di affitto di terreni agricoli all’insaputa dei legittimi proprietari, avrebbe dichiarato un aumento della superficie aziendale coltivata, producendo come conseguenza l’aumento delle giornate agricole per la conduzione degli stessi. Sono stati ascoltati come testimoni numerosi proprietari di fondi, nella quasi totalità carciofeti, i quali hanno dichiarato di non aver mai affidato la conduzione dei loro terreni tramite contratti di affitto. I terreni agricoli caricati falsamente nella denuncia aziendale erano il presupposto per accreditare circa 12.000 giornate agricole all’anno a fronte di un reale fabbisogno di circa 1.000 giornate agricole annue.

Quindi, in relazione agli anni 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017, sono stati recuperati contributi previdenziali e assistenziali, nonché indennità di disoccupazione agricola, maternità e malattia per un importo complessivo pari a circa 2 milioni di euro. Al termine degli accertamenti, è emerso inoltre che a fronte di un reale fabbisogno complessivo nel quinquennio di circa 5.000 giornate agricole, il titolare dell’azienda avrebbe denunciato all’ente previdenziale circa 70.000 giornate agricole. Dei 317 falsi braccianti agricoli denunciati, 231 sono donne (ovvero ben il 73%, cui spetta, come detto, eventualmente anche la corresponsione dell’ulteriore indennità di maternità) e 143 (quindi il 45%) sono pregiudicati.

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