Arte

«Rinascenza»: al via la nuova stagione del Teatro Kismet di Bari

Dal prossimo ottobre ventidue spettacoli tra produzioni nazionali e internazionali, con la direzione artistica di Teresa Ludovico e Gianni Forte. In scena Emma Dante, Lino Guanciale, RezzaMastrella, Gianmarco Saurino e altri grandi nomi del teatro contemporaneo

Sarà in scena dal prossimo ottobre, con il nome Rinascenza, la stagione 2025-26 del Teatro Kismet di Bari. Ventidue spettacoli in cartellone sino ad aprile, con produzioni nazionali e internazionali, debutti e grandi artisti. Tredici spettacoli compongono la stagione serale 2025/26 e nove quella per le famiglie, per il primo anno con la codirezione artistica di Teresa Ludovico e Gianni Forte per Teatri di Bari, riconfermato Teatro delle città di rilevante interesse culturale per il triennio 2025-2027. Tra i registi e gli interpreti: Emma Dante, Lino Guanciale, Gianmarco Saurino, Michele Sinisi, Antonio Rezza, Flavia Mastrella, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, trasposizioni teatrali come quella del romanzo di Nicola Lagioia e del saggio dello psicoanalista Vittorio Lingiardi.

«In un momento nel quale - dichiara l’assessora regionale alla Cultura, Viviana Matrangola - il sistema dello spettacolo dal vivo fatica a sostenere le esperienze più innovative e coraggiose, il Kismet sceglie di rilanciare, proponendo una stagione che accentua il suo carattere sperimentale e mette al centro le relazioni, le differenze e l’ascolto. Tutto questo fa di 'Rinascenzà una proposta coraggiosa che la Regione Puglia sostiene».

«In un tempo in cui - aggiunge l’assessore alle Culture del Comune di Bari, Paola Romano - aumentano le barriere e i nazionalismi, iniziamo la stagione con il teatro internazionale e con tantissime collaborazioni con teatri italiani. Siamo convinti che solo grazie alla cultura riusciremo a rinascere, a trovare un nuovo modo di essere euromediterranei».
«Questa Stagione teatrale segna un importante traguardo per i Teatri di Bari - spiega la presidente di Teatri di Bari, Mariella Pappalepore - In primis perché è la prima che vede la sinergia tra due grandi figure del teatro contemporaneo, come Teresa Ludovico e Gianni Forte. Poi perché arriva dopo la riconferma ministeriale di Teatri di Bari tra i Teatri delle città a rilevante interesse culturale per questo triennio, segno di una programmazione e un lavoro di qualità riconosciuto anche a livello nazionale»

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