le indagini
Bari, a San Pio strage di ulivi bruciati: distrutti trenta alberi ripiantati per il Parco Gentile
Le telecamere di sorveglianza potrebbero aiutare a capire come e chi ha causato l’incendio a pochi metri dalle abitazioni. Intanto si sono mobilitati anche i residenti
BARI - Otto ore di lenta e triste agonia. Una trentina di alberi d’ulivo sono bruciati riempiendo l’aria di cenere tra Torricella e San Pio. Per un’altra ventina ci sono danni importanti alle foglie e ai rami. Il sindaco di Bari Vito Leccese si è subito attivato. Se le telecamere di sorveglianza potrebbero aiutare a capire come e chi ha causato l’incendio a pochi metri dalle abitazioni, anche i residenti della zona si stanno mobilitando per denunciare l’accaduto e chiedere rispetto e attenzione per il bene comune.
Sono stati coinvolti e informati tra gli altri la presidente del V Municipio Maristella Morisco, i consiglieri circoscrizionali, la dirigente del comprensivo A. Gabelli Liliana De Robertis che proprio lì vicino ha due plessi scolastici e il parroco della chiesa della Natività di nostro Signore don Gianni De Robertis, che ne parlerà il 16 luglio all’Accademia del Cinema Ragazzi nell’incontro sulla rigenerazione urbana con la vicesindaca Giovanna Iacovone. Il consigliere regionale con delega all’agricoltura Francesco Paolicelli sta invece cercando olivicoltori interessati a ripiantare nuovi alberi.
«Salviamo il salvabile». Così i vigili del fuoco, arrivati tempestivamente con un’autobotte nel primo pomeriggio di lunedì per spendere l’incendio. In meno di mezz’ora dalla chiamata, quando «fumava» solo uno spicchio del terreno comunale punteggiato da un centinaio di ulivi, hanno cercato di fermare il fuoco che dalle sterpaglie secche, alimentato dal vento, rapidamente si è esteso agli alberi. Con l’esperienza di chi tutti gli anni, purtroppo, fa lo stesso tipo di intervento, hanno bagnato le piante vicine a quelle già in fiamme per proteggerle ma dopo mesi di arsura, il fuoco ha avuto la meglio e lentamente è penetrato nei tronchi.
Alle 23 i pompieri sono tornati per spegnere gli ultimi alberi ormai ridotti a tizzoni. Desolante il risultato, con ulivi anneriti e fumanti anche ieri mattina. Non solo. Attorno a mezzogiorno è stata segnalata un’altra pianta in fiamme.
Il triangolo alle spalle del rudere del mercato di San Pio che da una parte arriva fino all’oratorio della chiesa e dall’altro alla scuola dell’infanzia Torricella è stato piantumato dal Comune con tutti gli ulivi eradicati per la costruzione del vicino complesso abitativo in social housing di Parco Gentile. Un intervento voluto dall’allora assessore all’Urbanistica Carla Tedesco che aveva rigenerato quello che dovrebbe essere pensato come un giardino di comunità, un’area verde per tutti che invece ogni anno subisce le stesse dinamiche incendiarie: non appena l’estate secca la vegetazione spontanea, ecco che qualcuno dà fuoco a erba ed alberi. Stessa cosa in tutti i campi incolti della zona. Proprio per evitare che accadesse ancora, appena una decina di giorni fa, il Comune aveva fatto ripulire l’area.
Sui social alcuni residenti hanno scritto: «Gli alberi sono un patrimonio di tutti, un simbolo di vita e speranza. Questo disastro che sia colposo o doloso non può lasciarci indifferenti» e anche «Chi ha causato questo incendio – per incuria, per calcolo o per puro disprezzo – deve sapere che gesti del genere non cancellano il senso di comunità, non spezzano la volontà di chi ama questo territorio».