il problema
«No ai tagli sulle borse di studio»: gli studenti universitari pugliesi in protesta contro l'Adisu
Stamattina il presidio contro «l'innalzamento arbitrario e ingiustificato delle trattenute»
Il nuovo bando Adisu, l’agenzia per il diritto allo studio universitario della Regione Puglia, "danneggia gli studenti», inoltre «l'innalzamento arbitrario e ingiustificato delle trattenute, di fatto, riduce le borse di studio di tutte le fasce di reddito». Con queste motivazioni stamattina i sindacati universitari pugliesi (Sindacato studentesco Lecce, Udu Lecce, Udu-Link Bari, Udu-Link Foggia) si sono riuniti in presidio sotto la presidenza della Regione Puglia.
«Abbiamo chiesto di ascoltare le nostre istanze e di avviare un dialogo sui tagli - spiegano - non solo in questa situazione ma già più volte nel corso delle scorse settimane perché non possiamo accettare questo aumento ingiustificato. Chiediamo che le trattenute rimangano ai livelli del bando 24-25 e che non vengano ulteriormente aumentate». Gli studenti imputano inoltre alla Regione di «non ricevere la nostra delegazione». «Già prima dell’approvazione del bando in Cda Adisu - ricordano - dopo una prima interlocuzione con la Regione, ci siamo lasciati con la promessa di una nuova convocazione mai arrivata. Il bando è stato approvato poi con il nostro voto contrario». «La nostra mobilitazione - promettono - continuerà fino a che non ci saranno risposte concrete, che evitino il disastro di una riduzione degli importi delle borse di studio talmente esteso da riportarci indietro, per alcune fasce, al periodo pre 2021».