una mela al giorno
Dolore toracico improvviso ed è subito allarme: visite, diagnosi difficili e complicazioni
La gestione del dolore toracico è una delle più grandi sfide nel dipartimento d’emergenza in tutto il mondo.
Dolore con gravità, decorso variegato, ambivalente tra torace e cuore, ritardi, possibile errore di diagnosi e/o terapia che sono alla base di questa che diventa la prima causa di morte in Italia, responsabile di 17mila morti premature per anno con costi che impegnano il 23,5% della nostra spesa sanitaria e l’1,349 del pil (prodotto interno lordo) nazionale.
“La gestione del dolore toracico è una delle più grandi sfide nel dipartimento d’emergenza in tutto il mondo. Il sintomo-dolore costituisce la causa più frequente di accesso ai Pronto Soccorso mentre ben 23-50% di tali pazienti subiscono un ricovero inappropriato con relativi rischi per il malato e sequele legali per medico e struttura sanitaria.
Si tratta di un dolore anginoso addebitabile a riduzione del flusso di sangue nelle coronarie causata appunto da restringimento di queste piccole arterie dovuta, in genere, ad aterosclerosi. E, poco sangue significa ridotta funzione e “fame” di ossigeno da parte del cuore stesso e degli organi del corpo. Il dolore rappresenta l’allarme provvidenziale cui bisogna rispondere subito ed in modo corretto poiché “il tempo che passa equivale a numero crescente di cellule di muscolo cardiaco che muoiono. Ed è subito infarto progredente”.
Non è sempre facile, per il medico, interpretare, in tempo debito, il dolore che – quello tipico – è retro sternale, oppressivo/costrittivo, con sensazione di peso, oppressione, con durata di 15-20 interminabili minuti, irradiato al braccio sinistro, dorso, mascella, giugulo.
Ma il dolore atipico è, purtroppo, dietro l’angolo. Il prof Antonio Gaglione, docente universitario di cardiologia, emodinamica e cardiologia Interventistica e la dott. Donatella Tansella, specializzata in cardiologia presso l’università di Padova (dir. Prof. Sabino Iliceto), hanno suggerito in incontro scientifico diretto dal prof. Onofrio Resta, già direttore clinica malattie
respiratorie, università, Bari, di chiedere al paziente di indicare con la propria mano, la reale sede del dolore.
Se la superficie del dolore è ampia (mano aperta sul petto) pensare al dolore tipico di origine cardiaca. Se la superficie fosse indicata con un dito che punta un’area, pensare al “dolore atipico” e… qui ti voglio, per giungere all’esatta diagnosi, può aiutare la valutazione di uno sforzo che diventa fattore scatenante come sforzo, stress emotivo, e, freddo oppure di alleviamento da riposo od assunzione di nitrati (farmaci usati nel trattamento dell'infarto del miocardio, per ridurre il lavoro del cuore e quindi il
consumo di ossigeno da parte del muscolo cardiaco: un aiuto farmacologico che modera l'ischemia e il dolore in atto e va usato solo su consiglio e controllo del medico/specialista).
Per giungere a diagnosi esatta potrà essere utile tener presente che, gran parte delle volte, alla sindrome dolorosa, si aggiungono sudori freddi, pallore, difficoltà respiratoria, stato di angoscia, ansia, dolore addominale.
Sintomi confondenti o atipici possono essere, specie in pazienti diabetici e donne, dolori più frequenti al dorso, collo, giugulo (nella regione anteriore e inferiore del collo, a forma di fossetta concava).
Anche le condizioni del paziente (oltre 45 anni, fumatore, iperteso, diabetico, in sovrappeso/obeso, con familiarità per malattie come ictus, infarto, aneurisma, pregresso ictus, diventano piste da valutare caso per caso.
Ci si potrebbe anche avvalere di un esame sul sangueper la ricerca di markers di necrosi (treponina).
Insomma, un abracadabra che il medico deve risolvere facendo affidamento su linee-guida, osservazione attenta, sul proprio sapere, occhio clinico acquisito con anni di studio, esperienza, sulla pratica, sul buon senso. I rischi sono: specie sintomi misconosciuti, sottovalutati, ipervalutati, interpretati con ritardo. Al paziente, a parte l’evitare i fattori di rischio, sono chiesti controlli medici periodici e, in caso di dolore inspiegabile, consultare subito il medico e/o raggiungere, al più presto, luogo attrezzato di soccorso.