una mela al giorno
Tumori della testa e del collo, all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è implementato con l’Intelligenza Artificiale (AI)
Ritardi nella disponibilità di nuovi farmaci nel mese dedicato alla prevenzione
Tumori testa-collo, emergenza da tenere sotto controllo che, presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è implementato (“unico in Italia nella formazione avanzata in chirurgia oncologica”) con l’Intelligenza Artificiale (AI). Questi tumori
rappresentano circa il 5% di tutti i tumori maligni, con un'incidenza annuale di 18/100.000 abitanti e una prevalenza di 2 per mille abitanti. La maggior parte sono carcinomi squamocellulari. Il sesso maschile è colpito circa due volte di più
rispetto al femminile.
L'età media di comparsa è superiore ai 50 anni ma nel 15% circa dei casi si tratta di pazienti giovani.
L’AI è chiamata in causa per la diagnostica precoce e l’analisi dei liquidi di drenaggio post- operatori rivoluzionando il monitoraggio e garantendo trattamenti altamente complessi e personalizzati.
“Nel trattamento – dice il Prof. Alberto Deganello, direttore struttura di Otorinolaringoiatria Oncologica – oltre alla resezione del tumore, è fondamentale rimuovere i linfonodi, primo sito di diffusione metastatica.
Ogni caso è seguito con la massima attenzione per garantire una resezione sicura e, se necessario, preleviamo lembi di tessuto da aree remote, assicurandone la vitalità con un corretto riattacco dei vasi sanguigni”.
L’aspetto innovativo è fornito dall’analisi dei liquidi di drenaggio post-operatori, tradizionalmente scartati, ma che potrebbero offrire informazioni cruciali sulla malattia residua e su terapie postoperatorie più precise e personalizzate... Inoltre, l’Istituto utilizzerà l’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce: “Durante le endoscopie, AI è realtà aumentata saranno di ausilio per identificare in tempo reale eventuali anomalie, migliorando l’accuratezza diagnostica… La qualità della formazione
chirurgica incide direttamente sulla sicurezza e sull’efficacia dei trattamenti oncologici.
“Oggi il nostro Istituto – afferma il prof. Doganello - è l’unico in Italia a offrire un programma strutturato (Fellowship) per la formazione avanzata in chirurgia oncologica testa-collo peri giovani chirurghi… Un altro punto cruciale è l’approccio multidisciplinare: il paziente viene valutato collegialmente onde poter proporre il trattamento più appropriato e personalizzato”.
“Il lavoro di un’equipe multidisciplinare esperta consente di esercitare, nell’approccio diagnostico e terapeutico, un’elevata competenza maturata, ognuno, in seno alla propria disciplina di appartenenza.” La messa a fattor comune di questi saperi sul singolo caso clinico - precisa la prof, Lisa Licitra, responsabile trattamento oncologico dei tumori testa collo - produce un formidabile vantaggio, in termini di efficienza e di risultati”.
NUOVI FARMACI IN RITARDO: A fronte di questi successi, https://www.iqvia.com/it denuncia che, nonostante l’Italia si distingua – seconda in Europa – per la disponibilità a favorire l’accesso ai farmaci innovativi, i tempi di loro utilizzo
“restano lunghi per possibili ritardi e disuguaglianze regionali che continuano a pesare sull'accesso dei pazienti al beneficio”:
farmaci orfani disponibili (45 su 63), 40 farmaci oncologici disponibili su 48; disponibilità complessiva di farmaci innovativi 77%, con 129 prodotti sui 167 approvati da EMA; tempi di accesso alle liste di rimborsabilità di circa 3-4 mesi più brevi rispetto alla media di altri Paesi UE ma più lunghi rispetto a Germania, Danimarca, Austria e Svezia… il tempo medio di inserimento nelle liste italiane è di circa 14 mesi ma si registrano possibili ritardi che spesso caratterizzano le singole Regioni (studio
Patients w.a.i.t.1 2023).