Fritto Misto
Io Robot, e tu?
Rimane una sola via non ancora percorsa: affidiamoci definitivamente all’intelligenza artificiale. Basta spremere le meningi, basta pensare a come fare andare avanti questo mondo
Taranto ha la sua candidata sindaca: a maggio concorrerà Anna Luce D’Amico, prima aspirante alla poltrona di primo cittadino creata con intelligenza artificiale, frutto della provocazione di Pierluca Tagariello e Andrea Santoro, due professionisti della comunicazione innamorati della loro città. La politica, da Taranto al resto d’Italia, fra promesse, slogan e parole al miele molto spesso ci ha traditi: abbiamo provato con i politici, passando per Tangentopoli e i governi della seconda e terza repubblica; abbiamo provato con i tecnici, fra misure difficili, tagli alla spesa pubblica e bagni di sangue economici; e nonostante tutto abbiamo stipendi fermi agli anni novanta, e per fare la spesa oggi rispetto al 2000 abbiamo necessità del 37,8% in più di denaro.
Rimane una sola via non ancora percorsa: affidiamoci definitivamente all’intelligenza artificiale. Basta spremere le meningi, basta pensare a come fare andare avanti questo mondo, come risolvere il problema dell’ex Ilva, basta pensare se i vaccini fanno bene o male, se il Papa è ancora vivo o hanno ragione i complottisti, basta pensare se su Ventotene abbia ragione la Meloni o l’opposizione. Il programma elettorale della candidata digitale a Taranto è ineccepibile e qualcuno sicuramente la voterà, non comprendendo che non esiste. Il film “Io Robot” con Will Smith nel 2004 ci aveva dato una soluzione facile, sempre più alla portata del mondo per come si sta evolvendo. Saltando a piè pari tutta la trama, nel film c’è un cervello centrale digitale che si è evoluto a tal punto da aver sviluppato una nuova interpretazione della vita di noi umani: l'obiettivo di Viki, il nome della intelligenza artificiale nel film, è quello di proteggere gli umani, sacrificando però i singoli e la loro libertà al fine d'instaurare sulla Terra una "benevola" dittatura dei robot per proteggere le persone da loro stesse.
Rileggendo le prime pagine dei giornali negli ultimi giorni, Viki non aveva poi tutti i torti: l’Europa ipotizza il riarmo, e piuttosto che investire in diplomazia, ricerca e sviluppo, scuola e cultura, decide di spendere centinaia di miliardi di euro in arsenale bellico come deterrenza, che è come acquistare un’auto per tenerla in garage o comprare una tv nuova per tenerla chiusa nella sua scatola originale per tirarla fuori solo nel caso ci siano ospiti a cena; Trump e Musk in America sono impegnati tra dazi, annessioni, deportazioni, licenziamenti tramite mail, qualche bomba sullo Yemen; tutto ciò in meno di due mesi e nonostante il mercato azionario dia ragione all’Europa e contestualmente abbia bruciato centinaia di miliardi negli Stati Uniti; lo zar di Russia Putin riascolta a nastro “Balorda nostalgia” di Olly pensando al Donbass, alla Crimea, e a questa voglia mai sopita di nuova Unione Sovietica; in Turchia il sindaco di Istanbul Imamoglu, appartentente per pura sorte al partito antagonista di Erdogan, è stato arrestato fra le proteste degli atenei; a Gaza la tregua è durata quanto una giornata in tv senza vedere i volti di Maria De Filippi e Stefano De Martino, provocando quasi mille morti fra civili, di cui oltre 200 bambini, solo nelle ultime 48 ore; senza tifare per l’una o l’altra parte chi non lo chiama ancora genocidio può credere anche che prima o poi gli arrivi realmente una eredità dall’Africa tramite mail. Tralasciamo poi Congo, Myanmar, Pakistan, Venezuela e tutti gli altri paesi impegnati in conflitti per mancanza di tempo.
Oggi ridiamo della candidata digitale di Taranto Anna Luce d’Amico e facciamo i complimenti per la provocazione ai suoi ideatori. Ma dopo aver visto al governo comici, comunisti con Tesla da cinquantamila euro, proprietari di media e di veline, Antonio Razzi, fra dieci anni o forse meno a qualcuno verrà seriamente l’idea di farci governare dalle macchine. Prepariamoci.